Damiano Caruso

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Disambiguazione – Se stai cercando l'omonimo biografato morto nel 1973, vedi Damiano Caruso (criminale).
Damiano Caruso
Damiano Caruso al Deutschland Tour 2018
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Altezza 179[1] cm
Peso 67[1] kg
Ciclismo
Specialità Strada
Squadra Bahrain
Carriera
Giovanili
2000-2005Libertas Ibla Ragusa
Squadre di club
2006Unidelta-GLS
2007-2009Mastromarco
2009LPR Brakes
2010De Rosa
2011-2012Liquigas
2013-2014Cannondale
2015-2018BMC
2019-Bahrain
Nazionale
2014-Bandiera dell'Italia Italia
Palmarès
 Mondiali
Bronzo Innsbruck 2018 Cronosquadre
Statistiche aggiornate al 18 marzo 2023

Damiano Caruso (Ragusa, 12 ottobre 1987) è un ciclista su strada italiano che corre per il team Bahrain Victorious. Ha caratteristiche di passista-scalatore.[1] Professionista dal 2009, in carriera ha conquistato una tappa al Giro d'Italia 2021, terminato al secondo posto nella classifica generale, ed una tappa alla Vuelta a España 2021.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Gli esordi e i primi anni da professionista[modifica | modifica wikitesto]

Nei primi anni 2000 inizia la sua carriera ciclistica nella squadra ragusana Libertas Ibla, riuscendo già nei primi anni tra gli Allievi a ottenere buoni piazzamenti. Nel 2004 e nel 2005 milita nella categoria Juniores del G.S. Berti Mobili di Massa, ottenendo numerosi successi, guidato dall'ex pro Giuseppe dI Fresco.

Dal 2006 al 2009 gareggia nella categoria Dilettanti Elite/Under-23, vestendo prima la divisa del team bresciano Unidelta-GLS, diretto dall'ex pro Bruno Leali, e poi, dal 2007 al giugno 2009, quella della formazione pistoiese G.S. Mastromarco Grassi Chianti Sensi. Con questa seconda squadra vince il titolo italiano in linea Under-23 nel 2008 a Palazzago, il Giro Ciclistico Pesche Nettarine di Romagna nel 2009 e la tappa di Lonato del Garda al Girobio nello stesso anno. In queste due stagioni rappresenta anche l'Italia nelle gare in linea Under-23 dei campionati del mondo di Varese e Mendrisio, piazzandosi decimo in entrambe le occasioni.

Nel luglio 2009 viene messo sotto contratto da professionista con la LPR Brakes-Farnese Vini di Fabio Bordonali;[2] l'anno dopo segue quindi il suo direttore sportivo alla nuova De Rosa-Stac Plastic.

2011-2014: Liquigas/Cannondale[modifica | modifica wikitesto]

Damiano Caruso in partenza prima di una cronometro al Giro d'Italia 2012.

Nel 2011 si trasferisce alla Liquigas-Cannondale. Durante la stagione si piazza sesto al Gran Premio Città di Camaiore; prende inoltre parte alla Vuelta a España, classificandosi terzo nella tappa di Vitoria, la penultima. L'anno dopo partecipa al Giro d'Italia come gregario in salita per Ivan Basso. In quella corsa indossa la maglia bianca di leader della classifica giovani per sei giorni – la perderà, a favore di Sergio Henao, nella tappa con arrivo a Cervinia – e conclude al ventiquattresimo posto nella graduatoria generale. Nello stesso anno si classifica terzo al Tour of Britain.[3]

Nel 2013, in maglia Cannondale, coglie il primo successo da professionista, aggiudicandosi la quinta e ultima tappa della Settimana Internazionale di Coppi e Bartali. Nella stessa stagione chiude diciannovesimo al Giro d'Italia, nono ai campionati nazionali Elite e terzo al Tour of Alberta, e vince la classifica scalatori al Tour of Beijing.[3] Nel 2014 non ottiene successi, si classifica però quinto alla Settimana Internazionale di Coppi e Bartali, terzo al Giro d'Austria e nono alla Vuelta a España, ottenendo il suo primo piazzamento nei dieci in un Grande Giro.

Il 5 agosto 2014 viene annunciato il suo trasferimento ufficiale al team BMC a partire dalla stagione 2015.[3]

2015-2018: BMC[modifica | modifica wikitesto]

Damiano Caruso alla presentazione del Tour de France 2015.

Nel 2015 prende il via del Giro d'Italia in veste di uomo classifica per la sua nuova squadra. Corre con regolarità, classificandosi spesso a ridosso degli uomini di classifica, e conclude la prova all'ottavo posto a circa 12 minuti dal vincitore Alberto Contador. Successivamente disputa il Tour de France, il primo della sua carriera, vincendo con i compagni la cronometro a squadre della nona tappa e aiutando Tejay van Garderen e Samuel Sánchez impegnati nella lotta per la classifica generale.

Nel 2016 disputa ancora il Tour de France in veste di luogotenente. Si fa vedere nel corso della decima tappa quando riesce a entrare nella fuga di giornata concludendo all'ottavo posto sul traguardo. Successivamente disputa la prova in linea alle Olimpiadi di Rio e si classifica quinto al Tour des Fjords.

Nel 2017 veste la prima maglia di capoclassifica alla Tirreno-Adriatico grazie alla vittoria nella cronosquadre di apertura.[4] Non prende il via dell'ultima tappa del Tour of the Alps 2017, nonostante fosse settimo in classifica a 42" da Geraint Thomas, per recuperare in vista della Liegi-Bastogne-Liegi[5]. Disputa il Tour de Suisse quale uomo classifica della BMC. Grazie al buon prologo e al secondo posto di giornata sull'arrivo in salita di Villars-sur-Ollon, al termine della quarta frazione della breve corsa a tappe elvetica, conquista il primato in classifica con 15" su Steven Kruijswijk. Perde la maglia al termine della sesta tappa, in favore di Domenico Pozzovivo ma resta competitivo nei giorni successivi tanto da concludere al secondo posto la classifica finale, a 48" da Simon Špilak, classificandosi anche secondo nella classifica a punti e terzo nel gran premio della montagna.[6] Prende il via del Tour de France in veste di aiutante di Richie Porte ma, a seguito della caduta che costringe al ritiro il suo capitano, viene promosso a uomo di classifica della propria squadra.[7] Grazie a una fuga da lontano nel corso della quindicesima tappa guadagna oltre cinque minuti sugli altri uomini di classifica risalendo, momentaneamente, al decimo posto della graduatoria generale.[8] Conclude la gara a tappe francese all'undicesimo posto della classifica. Successivamente prende parte alla Vuelta a España vincendo, con i compagni, la cronometro a squadre di apertura. Conclude la corsa al centonovesimo posto della classifica, senza riuscire ad inserirsi nelle fughe di giornata.

Nel 2018 vince per il terzo anno consecutivo la cronometro a squadre di apertura della Tirreno-Adriatico, vestendo per un giorno la maglia di capoclassifica;[9] conclude la corsa al secondo posto. Dopo essere arrivato quinto al Delfinato cerca, senza successo, di ottenere una vittoria di tappa individuale al Tour de France. Ad agosto viene annunciato il suo passaggio alla Bahrain-Merida per la stagione 2019.[10] In seguito viene convocato da Cassani per il campionato del mondo di Innsbruck: terzo in maglia BMC nella cronosquadre, mentre termina al 64º posto l'impegnativa prova in linea del 30 settembre.

Damiano Caruso in maglia Bahrain-Merida al Giro d'Italia 2019.

Dal 2019: il passaggio alla Bahrain-Merida e il secondo posto al Giro[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2019 sfiora la vittoria nella dodicesima tappa del Giro d'Italia, giungendo secondo alla spalle di Cesare Benedetti; è poi quarto nella cronometro finale di quel Giro a Verona, e quinto nella tappa di Valloire al seguente Tour de France. Nel 2020 centra la sua seconda vittoria da professionista, in Spagna al Circuito de Getxo, anticipando Giacomo Nizzolo ed Eduard Prades.[11] Prende il via del Tour de France in veste di aiutante di Mikel Landa e giunge settimo nella cronometro finale[12] concludendo la gara a tappe francese al decimo posto della classifica generale.[13] Partecipa alla prova in linea dei mondiali ad Imola, dove ottiene il decimo posto.[14]

Partecipa al Giro d'Italia 2021 come gregario di Mikel Landa, ma assume i gradi di capitano in seguito al ritiro del ciclista spagnolo per una caduta nella quinta tappa. Coglie il suo primo successo al Giro nella ventesima tappa, con partenza da Verbania e arrivo in salita all'Alpe Motta, dopo aver attaccato insieme al compagno di squadra Pello Bilbao e a Romain Bardet nel corso della discesa del Passo del San Bernardino, quando mancavano 50 km all'arrivo.[15] Conclude la Corsa rosa al secondo posto, con un distacco di 1'29" dal colombiano Egan Bernal, conquistando il primo podio in carriera in un grande giro.[16] Successivamente prende parte alla prova in linea dei Giochi Olimpici, conclusa in ventiquattresima posizione, e alla Vuelta a España, in quest'ultima nuovamente con il ruolo di gregario di Landa. Conquista la vittoria nella nona tappa, con arrivo in salita sull'Alto de Velefique, dopo aver staccato i compagni di fuga ed aver percorso gli ultimi 71 km in solitaria.

Nel 2022 Caruso trionfa al Giro di Sicilia con la maglia della Nazionale, vincendo due tappe e Giro tra le sue strade, davanti ai propri tifosi, a Piano Provenzana, nell’ultima tappa della corsa ciclistica organizzata da RCS Sport e Regione Siciliana col tempo di 4 ore 1 minuto e 47 secondi.[17] Successivamente prende il via al Tour de France in veste di alfiere della sua squadra ma si dovrà ritirare a causa del covid.[18]

Nel 2023 prende il via del Giro d'Italia in veste di uomo classifica per la sua squadra e riesce a raggiungere il quarto posto nella cronoscalata di Lussari, concludendo la Corsa rosa al quarto posto, con un distacco di 4'40" dallo sloveno Primož Roglič.[19] Nel prosieguo della stagione sfiora la vittoria nella diociottesima tappa della Vuelta a España, giungendo secondo alla spalle di Remco Evenepoel.[20]

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

2ª tappa 3Tre Bresciana (Brescia > Idro)
Classifica generale 3Tre Bresciana
  • 2008 (Dilettanti Elite/Under-23, - G.S. Mastromarco - Grassi -Chianti Sensi)
Campionati italiani, Gara in linea Under-23 (Palazzago)
  • 2009 (Dilettanti Elite/Under-23, G.S. Mastromarco - Chianti Sensi - Mapooro)
Gran Premio Termica Marietta
5ª tappa Giro Ciclistico Pesche Nettarine di Romagna (Bagnacavallo > Faenza)
Classifica generale Giro Ciclistico Pesche Nettarine di Romagna
2ª tappa Girobio (Modena > Lonato del Garda)
  • 2013 (Cannondale Pro Cycling, una vittoria)
5ª tappa Settimana Internazionale di Coppi e Bartali (Monticelli Terme > Fiorano Modenese)
  • 2020 (Bahrain-McLaren, una vittoria)
Circuito de Getxo "Memorial Ricardo Otxoa"
  • 2021 (Bahrain Victorious, due vittorie)
20ª tappa Giro d'Italia (Verbania > Valle Spluga/Alpe Motta)
9ª tappa Vuelta a España (Puerto Lumbreras > Alto de Velefique)
  • 2022 (Bahrain Victorious, tre vittorie)
2ª tappa Giro di Sicilia (Palma di Montechiaro > Caltanissetta)[21]
4ª tappa Giro di Sicilia (Ragalna > Etna)[21]
Classifica generale Giro di Sicilia[21]

Altri successi[modifica | modifica wikitesto]

Classifica giovani Giro della Toscana
  • 2010 (De Rosa-Stac Plastic)
Classifica giovani Settimana Internazionale di Coppi e Bartali
Classifica giovani Giro del Trentino
  • 2013 (Cannondale Pro Cycling)
Classifica scalatori Tour of Beijing
  • 2015 (BMC Racing Team)
9ª tappa Tour de France (Vannes > Plumelec, cronosquadre)
  • 2016 (BMC Racing Team)
Classifica scalatori Vuelta a Andalucía
1ª tappa Tirreno-Adriatico (Lido di Camaiore, cronosquadre)
  • 2017 (BMC Racing Team)
1ª tappa Tirreno-Adriatico (Lido di Camaiore, cronosquadre)
1ª tappa Vuelta a España (Nîmes, cronosquadre)
  • 2018 (BMC Racing Team)
1ª tappa Tirreno-Adriatico (Lido di Camaiore, cronosquadre)
3ª tappa Tour de France (Cholet, cronosquadre)
  • 2022 (Bahrain Victorious)
Classifica a punti Giro di Sicilia[21]

Piazzamenti[modifica | modifica wikitesto]

Grandi Giri[modifica | modifica wikitesto]

2012: 24º
2013: 19º
2015: 8º
2019: 23º
2021: 2º
2023: 4º
2015: 53º
2016: 22º
2017: 11º
2018: 20º
2019: 58º
2020: 10º
2022: non partito (18ª tappa)
2011: 73º
2014: 9º
2017: 109º
2021: 17º
2023: 19º

Classiche monumento[modifica | modifica wikitesto]

2011: 63º
2013: 49º
2014: ritirato
2016: 27º
2017: 34º
2018: 27º
2020: 25º
2021: 55º
2022: 15º
2023: 53º
2011: 93º
2012: 55º
2013: 59º
2017: 31º
2018: 37º
2019: 57º
2020: ritirato
2022: 41º
2011: ritirato
2012: ritirato
2013: ritirato
2014: ritirato
2015: ritirato
2016: 55º
2017: ritirato
2018: 72º
2019: 59º
2022: 62º

Competizioni mondiali[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) Damiano Caruso, in www.cannondaleprocycling.com. URL consultato il 12 agosto 2014 (archiviato dall'url originale il 12 agosto 2014).
  2. ^ (EN) Gregor Brown, LPR Brakes welcomes Caruso, in www.cyclingnews.com, 1º luglio 2009. URL consultato il 12 agosto 2014.
  3. ^ a b c (EN) BMC Racing Team Signs Damiano Caruso, in www.bmc-racing.com, 5 agosto 2014. URL consultato il 12 luglio 2014 (archiviato dall'url originale il 12 agosto 2014).
  4. ^ Ciclismo: Tirreno-Adriatico, il primo leader è Damiano Caruso, su gazzetta.it. URL consultato il 30 giugno 2017.
  5. ^ cyclingnews.com, http://www.cyclingnews.com/news/formolo-and-caruso-under-fire-for-quitting-tour-of-the-alps/.
  6. ^ Svizzera, il trionfo è di Spilak. Caruso secondo, crono a Dennis, su gazzetta.it. URL consultato il 30 giugno 2017.
  7. ^ BMC fights on but change strategy after losing Richie Porte, su cyclingnews.com. URL consultato il 12 luglio 2017.
  8. ^ BMC parachute Caruso into Tour de France top ten, su cyclingnews.com. URL consultato il 17 luglio 2017.
  9. ^ Tirreno-Adriatico: Bmc vola, leader Caruso, su gazzetta.it. URL consultato il 9 marzo 2018.
  10. ^ BAHRAIN MERIDA, ARRIVA DAMIANO CARUSO, su tuttobiciweb.it. URL consultato l'8 agosto 2018.
  11. ^ GETXO. COLPACCIO DI DAMIANO CARUSO, NIZZOLO È SECONDO, su tuttobiciweb.it. URL consultato il 2 agosto 2020.
  12. ^ Tour de France 2020, Damiano Caruso: “Sono fiero di me stesso e del team, la top ten è una sensazione fantastica”, su cyclingpro.net. URL consultato il 22 settembre 2020.
  13. ^ Tour de France 2020, Damiano Caruso: "Top-10 non in programma, la dedico a Battaglini. Non vedo mia figlia da 3 mesi”, su oasport.it. URL consultato il 22 settembre 2020.
  14. ^ "Ciclismo, Damiano Caruso non vede moglie e figli dal 19 agosto! Torna in camper a Ragusa per stare con loro”, su oasport.it. URL consultato il 30 settembre 2020.
  15. ^ Immenso Caruso, che vittoria davanti a Bernal! Yates si stacca nel finale, su gazzetta.it. URL consultato il 29 maggio 2021.
  16. ^ Il Giro d'Italia è di Bernal! Ganna vince la crono, Caruso da applausi, su gazzetta.it, La Gazzetta dello Sport. URL consultato il 30 maggio 2021.
  17. ^ Ciclismo, Giro di Sicilia 2022, quarta tappa - Damiano Caruso cuore di papà! Gioia e commozione con i due figli, su eurosport.it. URL consultato il 7 febbraio 2023.
  18. ^ DAMIANO CARUSO LASCIA IL TOUR DE FRANCE:COVID, su tuttobiciweb.it. URL consultato l'8 febbraio 2023.
  19. ^ Classifica Giro d’Italia 2023, Primoz Roglic trionfa! Maglia rosa con 14” su Thomas. Damiano Caruso 4°, su oasport.it. URL consultato il 29 maggio 2023.
  20. ^ Vuelta a España 2023, Damiano Caruso: “Seguire Remco è come seguire un motorino. Questo 2º posto significa molto, dietro un campione”, su cyclingpro.net. URL consultato il 18 settembre 2023.
  21. ^ a b c d Vittoria ottenuta con la squadra nazionale dell'Italia

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]