VARESE, 18 ottobre 2008 - È partita alle 10.59 da Varese, con 168 corridori al via, la 102ª edizione del Giro di Lombardia. L'arrivo dopo 242 a Como. Fra i favoriti il neo-campione del mondo Alessandro Ballan e Damiano Cunego, che dopo aver vinto qui nel 2004 e l'anno scorso, punta al tris. Ecco l'intervista realizzata ieri dalla Gazzetta dello Sport al campione veronese.

Damiano Cunego cerca il tris. Un exploit riuscito a Girardengo, Henri Pelissier, Belloni, Bartali, Kelly. Campioni. E farebbe meglio di Merckx e Hinault. Nel 2004 bruciò allo sprint Boogerd, Basso e Cadel Evans. Nel 2007 liquidò Riccò nel testa a testa, mentre l’olimpionico Samuel Sanchez, a 10", batteva un gruppetto di sei inseguitori, tra cui Evans. Due vittorie che splendono. Lo ispirano e gli regalano un po’ di humour.

Si va per il tris?
"A cena farò il tris di primi...Mancano parecchi protagonisti e la Lampre schiera i primi due del Mondiale. Logico puntare alla vittoria. Sembra facile, ma è solo un’impressione. Avremo tutto il peso della corsa sulle spalle. Comunque siamo qui e qualcosa di buono vogliamo fare".

Che cosa si augura?
"Che ci siano alleati. Penso che qualcuno avrà interesse a controllare la corsa".

Chi può essere?
"Evans, Gesink, Kolobnev. Avranno anche loro speranze di vittoria".

Non ha nominato Samuel Sanchez, campione olimpico.
"Per fortuna che me lo avete ricordato. Va bene in salita ed è buon discesista".

Lei ha un feeling speciale per il Lombardia.
"Mi piace. Il percorso è adatto a me. Il finale è bello".

Si sente al 100%?
"Sì. Sto bene".

Quando ha vinto, ha dovuto piegare Boogerd, Basso, Riccò. Ora non ci sono. Che effetto fa?
"La corsa è sempre nuova. Sarà molto più difficile delle altre volte".

Si sente ispirato?
"Mi sono riletto l’albo d’oro. C’è tutta gente che vale. E sono tornato qui, nella culla di Ganna. Porta buono".

Si muoverà già sul Ghisallo?
"È troppo presto. Sul Civiglio e sul San Fermo".

Può decidere la discesa?
"Non la discesa del San Fermo. Quella del Civiglio".

Che cosa le piace di più in questo percorso?
"La discesa del Civiglio. Qui si può andare forte".

Dove si rischia la pelle?
"È lì il bello. L’ho sempre fatta bene. Se sei lucido, non rischi. C’è chi ha vinto il Lombardia in discesa".

Meglio vincere in salita o in discesa?
"Sono due cose diverse. In salita vinci di forza, in discesa di abilità".

Ricorda le sue due vittorie?
"Come se fosse oggi. Nel 2004 era molto deciso, ma sul San Fermo mi sono staccato, sono rientrato in discesa e ho vinto in volata. L’anno scorso è stato più semplice: siamo arrivati in due e ho battuto Riccò".

Al Giro del 2009 ritroverà Basso. Lei ha già detto che spera non vada come due anni fa. Basso ha replicato: spera di andare come allora o ancora più forte...
"C’è un’altra carta sul tavolo: Armstrong. Ci sarà da guardarsi da lui. Ha anche una squadra fortissima".

Basso lo ritrova subito alla Japan Cup.
"Ci vado da turista. Devo comprarmi la videocamera...(e sorride). Penso al Lombardia. Dopo, è tutta discesa".