"Stacco la spina e rinasco"
Intervista ad Alessandro Petacchi, che dopo la delusione della Sanremo rilancia: "Sono arrivato stanco all'appuntamento, ora mi riposerò qualche giorno e poi tornerò a Colonia. Per vincere"
Alessandro Petacchi, 33 anni, 6 vittorie nel 2007. Cicl/BTT
Alessandro Petacchi, 33 anni, 6 vittorie nel 2007. Cicl/BTT
MILANO, 31 marzo 2007 - Petacchi, come va?
"Bene, grazie".
La Sanremo?
"Si era messa bene. I miei compagni avevano fatto un lavoro eccezionale. Meglio di così non si poteva".
E Zabel?
"Ultimo uomo, come previsto. Anche lui ha fatto tutto quello che poteva".
E allora?
"Mi dispiace, ma stavolta sono mancato io".
Perché?
"Perché in quel momento altri corridori ne avevano più di me".
Oppure è lei che ne aveva meno di prima?
"A me sembrava di andare forte, anche in salita. Però può anche darsi. L’infortunio al ginocchio è stato serio. I mesi lontani dalle corse hanno pesato. E forse anche la preparazione è stata fin troppo intensa".
Cioè?
"La voglia di tornare al massimo mi ha spinto a intensificare gli allenamenti e aumentare i giorni di corsa. Così, alla fine, forse sono arrivato stanco all’appuntamento più importante della prima parte della mia stagione. Le due volte in cui la volata sembrava più facile, sono andato meno bene. Le due volte in cui la volata sembrava più difficile, ho reso di più".
Dopo la Sanremo?
"Ho pagato la stanchezza e lo stress, anche la delusione. Alla Coppi & Bartali si è scatenato un nubifragio. Pericoloso. Mi sono sentito svogliato, demotivato. Ne ho parlato con Gigi Stanga, il mio team manager, e lui si è detto d’accordo con me. Meglio staccare la spina per qualche giorno".
Adesso?
"Mi alleno a casa. Tornerò alle corse per il Giro di Colonia (lunedì 9 aprile) e la Gand-Wevelgem (mercoledì 11 aprile)".
Voglia di vincere?
"Sempre. Vincere è il mio mestiere".