Ha infiammato il pubblico con un numero d’alta scuola, non una novità per lui, a dire il vero, visto come aveva vinto, nel 2021, la Coppa città di Bozzolo (Mn). Manlio Moro al Cycle Italia Criterium di San Pietro in Gu (Pd), nella seconda gara della Due giorni per Alessandro Bolis, ha dato spettacolo (clicca qui per vedere il video con gli highlights).
Il portacolori della Zalf Euromobil Désirée Fior ha attaccato, staccando i compagni di fuga fino a mettere insieme un buon vantaggio. Poi, nel tentativo di rilanciare in curva per aumentare il margine, è caduto e gli è uscita la catena: buona parte del vantaggio che aveva è evaporato, ma Moro non si è arreso. Ha ripreso a ‘menare’, spinto dai tifosi, ricominciando a guadagnare secondi fino a vincere in solitaria. Un’emozione, vederlo volare sulle strade di San Pietro in Gu, confermando un talento cristallino che esprime anche in pista, dove ha già debuttato con la Nazionale maggiore.
L’azzanese del team bianco rosso e verde ricorda, per certi versi, Filippo Ganna e Jonathan Milan, con i quali condivide l’esplosività: un corridore potente, di cui il ciclismo italiano avrebbe tanto bisogno. Intanto, il 27 marzo Moro dovrebbe debuttare con la Nazionale alla Gand Wevelgem Under 23.
Manlio, a San Pietro in Gu hai fatto una cosa fantastica.
“È stata dura, più che altro perché dopo la caduta ho dovuto riguadagnare sugli inseguitori. Quando sono caduto mi sono detto, ecco, ho fatto fatica per niente: mi riprendono. Non è che mi sono distratto, stavo cercando di fare le curve più veloce possibile per guadagnare sugli inseguitori”.
Sei caduto, ma sembra che ti sei ripreso bene…
“Pare di sì… Avevo anche un po’ di rabbia, per essere finito a terra. C’era tantissimo tifo, entusiasmo: è stato bello. Con un pubblico così trovi energie che pensavi di non avere. E poi, passare da solo è stata un’emozione”.
Un successo che ricorda quello che hai ottenuto nel 2021.
“Sì, una vittoria simile a quella di Bozzolo: lì mi ero fatto una trentina di chilometri da solo”.
Un ottimo modo di iniziare la stagione.
“Iniziare così aiuta per il morale, mio e della squadra: quando si vince la domenica si è più carichi per la domenica dopo. Questo successo, poi, certifica che in inverno si è lavorato bene. E poi, come si suol dire, vincere aiuta a vincere”.
E in pista come prosegue l’attività?
“Vado a Montichiari una volta a settimana, mi serve molto, soprattutto per il colpo di pedale. In pista alleno in particolare la forza e mi trovo molto bene”.
Quali gli obiettivi per il 2022?
“Spero di ottenere altre vittorie su strada e vorrei aiutare i miei compagni: loro mi danno una mano, devo ricambiare. Punto a qualche risultato anche in pista, soprattutto ai Mondiali e agli Europei”.
Hai detto che, da bambino, vedevi la Zalf come un punto d’approdo. Come ti trovi?
“Sì, è vero, era la squadra in cui avrei voluto correre. Mi trovo benissimo, ringrazio la proprietà, la dirigenza e lo staff, che ci seguono in ogni minimo dettaglio. Un grazie va anche alla mia famiglia, che mi supporta sempre”.
Prossime corse dove ti vedremo?
“Domenica sarò alla Popolarissima di Treviso e in teoria sono tra i convocati per la Nazionale Under 23 che sarà impegnata, il 27 marzo, nella Gand Wevelgem, in Belgio. Sarà una bella emozione, il debutto in maglia azzurra su strada”.