Scartezzini, mea culpa su Grenchen e obiettivo mondiali

16.10.2021
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Dal messaggio di Villa che si scusava con lui per l’esclusione dalle Olimpiadi sono passati ormai tre mesi e Michele Scartezzini è nuovamente a Montichiari, lavorando per andare ai mondiali di Roubaix. Il passaggio agli europei di Grenchen non ha convinto (in apertura il veneto durante la madison con Viviani), il gruppo azzurro è parso scollato e la tirata di orecchie di Ganna ha fatto parlare.

«L’argomento ha fatto scalpore – dice Michele – ma ci siamo chiariti lunedì. Con Pippo divido la stanza, è tutto a posto. Dà fastidio se al nostro livello non otteniamo risultati e agli europei ci siamo mangiati una medaglia. A Villa non siamo piaciuti e ha ragione. E’ stato un errore che ci è pesato e che magari ci darà qualcosa di più come rabbia per i mondiali».

Europei sotto tono

In sintesi, siamo usciti dagli europei come se non fossimo la nazionale che ha vinto il quartetto olimpico. Tolto il bellissimo inseguimento individuale di Jonathan Milan, nelle altre specialità abbiamo balbettato e non era troppo lecito aspettarselo. Anzi, si poteva quasi pensare che gli esclusi da Tokyo andassero col fuoco addosso, per prendersi la loro parte di gloria.

Capita spesso che dopo le Olimpiadi le squadre si rilassino, ma ad esempio fra le ragazze è successo che il quartetto ha centrato l’argento, così come ha preso l’argento Paternoster nell’eliminazione e Barbieri il bronzo nell’omnium.

A Ca’ del Poggio, sull’auto da rally de tricolore Giandomenico Basso in un evento delle Fiamme Azzurre
A Ca’ del Poggio, sull’auto da rally de tricolore Giandomenico Basso in un evento delle Fiamme Azzurre
Qualcosa di sbagliato nella preparazione?

La condizione c’era, ma avevo detto da subito nel mio caso che il traguardo per far dimenticare l’esclusione da Tokyo sarebbero stati i mondiali. Gli europei avevano un calendario strano e arrivarci al top, soprattutto adesso che siamo a fine stagione e le energie sono limitate, poteva essere un rischio. Quello di arrivare a Roubaix senza le giuste forze. Due settimane sono un bel periodo, in cui la condizione può cambiare.

Che cosa si sa della pista di Roubaix? Ci avete mai corso?

Ci andammo nel 2019 in preparazione ai mondiali di Pruzskow, però Marco (Villa, ndr) ci diceva che hanno avuto problemi con il legno della pista. Per cui lo hanno levigato e hanno dato un diverso impregnante. La pista in sé ha curve strette e rettilinei lunghi, dovremo girarci per abituarci. Bastano 20-30 giri per trovare il feeling.

E la levigatura e la scorrevolezza incidono sulle scelte tecniche?

Certamente. Se non è scorrevole devi ragionare sui rapporti e la tabella su cui impostare la gara. C’è di buono che sarà così per tutti, quindi nessuno sarà avvantaggiato.

C’era anche Scartezzini con gli olimpionici di Tokyo all’inaugurazione del Vigorelli
C’era anche Scartezzini con gli olimpionici di Tokyo all’inaugurazione del Vigorelli
Dopo i mondiali si va in vacanza?

Niente da fare. Quest’anno ho comprato casa, quindi le vacanze si fanno lì. E poi farò due Sei Giorni, a Gand e Rotterdam. Sercu voleva che le facessi con Lamon, ma almeno per la prima Francesco sarà in vacanza e correrò con un ragazzo belga della Lotto Soudal. Invece a Rotterdam, se la confermano, faremo una coppia azzurra.

Come si vive la vigilia a Montichiari?

Bene, come al solito. Ieri abbiamo fatto due prove cronometrate. La prima è andata bene, nella seconda sono caduti Milan e Donegà, quindi è servita a poco. E su quelle Marco ha dato le squadre (oltre al quartetto olimpico, voleranno a Roubaix appunto Scartezzini, Bertazzo e Viviani, ndr). Si parte domani, ormai manca poco.