Guillaume Martin prepara la “campagna d’Italia”

15.01.2022
4 min
Salva

Quando parla Guillaume Martin, non sono mai risposte casuali o scontate. Il “ciclista filosofo” non è solito a proclami, per questo l’annuncio della sua volontà di doppiare Giro e Tour ha stupito gli addetti ai lavori, considerando come negli ultimi tempi i big siano più orientati ad accoppiare la Grande Boucle con la Vuelta e si continui a disquisire sul fascino annacquato della corsa rosa. Non tutti la pensano così…

In Martin la Cofidis crede molto, tanto è vero che ha cambiato un po’ l’assetto del team per pensare un po’ più alla classifica nei grandi giri e meno alla conquista delle tappe. Alla soglia dei 29 anni il corridore parigino è pronto a scalare un altro gradino nelle gerarchie internazionali, conscio delle proprie possibilità e di dove ci sia ancora spazio per migliorare e proprio sulla base di queste valutazioni, con la squadra si è deciso di provarci.

«Il percorso del Giro – dice il francese – è molto adatto alle mie possibilità, più della Vuelta, ci sono pochi chilometri a cronometro e tanta montagna, penso che ci sia la possibilità di fare molto bene».

Martin Vuelta 2021
Guillaume Martin è pro’ dal 2016, finora ha conquistato in carriera 9 vittorie
Martin Vuelta 2021
Guillaume Martin è pro’ dal 2016, finora ha conquistato in carriera 9 vittorie
Eppure la doppietta Giro-Tour sembra essere un po’ caduta nel dimenticatoio. Pensi che ci sia abbastanza tempo per recuperare per chi punta alla classifica in entrambe le corse?

Partiamo dalla premessa che per affrontare due gare simili ci vuole molto rispetto, perché si tratta di un impegno considerevole. Io sono un corridore che solitamente corre molto, ma considerando il calendario bisognerà sicuramente prendere le giuste contromisure. Il tempo per recuperare c’è sicuramente, credo che con una buona preparazione e condotta di gara si possa cercare di curare la classifica generale in entrambe le occasioni. Saranno però importanti la squadra e la strategia di corsa, la più adatta per utilizzare al meglio le energie.

La tua carriera dice che sei sempre andato migliorando nei grandi Giri, fino all’8° posto dello scorso anno al Tour e al 9° della Vuelta (unico a finire nella Top 10 di due grandi giri come Bernal e Mas). Dove pensi di dover migliorare per scalare finalmente il podio?

Sicuramente sarà importante non perdere molto nelle cronometro e proprio per questo il Giro si adatta meglio alle mie caratteristiche. Il che non significa che mi senta battuto quando si gareggia contro il tempo, ci stiamo lavorando soprattutto in questo periodo dell’anno. Le stagioni ed esperienze scorse mi dicono che ho una buona resistenza e costanza di rendimento e su questa devo fare affidamento. Io sono pronto alla battaglia, ho fiducia di per fare bene, poi vedremo se sarà sufficiente per il podio.

Martin crono 2021
Le cronometro sono il suo punto debole, ma in quest’inverno ci sta lavorando molto
Martin crono 2021
Le cronometro sono il suo punto debole, ma in quest’inverno ci sta lavorando molto
L’assenza di Pogacar, Roglic Bernal potrebbe far pensare che il Giro abbia meno fascino. Tu che cosa ne pensi e che risalto ha il Giro in Francia?

Il Giro è sempre molto popolare e seguito, ancor più nelle ultime stagioni e a ben guardare è stato sempre ben frequentato. Se guardiamo a quella che potrebbe essere la starting list, è vero che mancano i grandissimi, ma è altrettanto vero che sono arrivati propositi di partecipazione da molti nomi importanti, come Dumoulin e Pinot. Io sono sicuro che verrà fuori un Giro spettacolare, non credo che in Italia ci si debba preoccupare troppo…

Per fare bene nelle due grandi corse a tappe, come strutturerai la tua preparazione?

Come detto, devo rivedere un po’ il mio programma abituale, abbiamo quindi pensato di affrontare le prime gare come un cammino di avvicinamento e affrontare un primo vero test in marzo, con il Giro di Catalogna per verificare il lavoro svolto. A seguire vedremo in base a quale sarà stato il mio rendimento le ulteriori prove prima di partire per il Giro.

Martin Sicilia 2019
In Italia Martin ha già vinto, qui alla tappa del Giro di Sicilia 2019 sull’Etna
Martin Sicilia 2019
In Italia Martin ha già vinto, qui alla tappa del Giro di Sicilia 2019 sull’Etna
Il vostro manager Vasseur ha specificato che c’è bisogno di risultati importanti per confermare la squadra nel WorldTour. Questo rappresenta un carico di pressione ulteriore per voi?

Non c’è pressione perché sappiamo di avere un buon team con molta gente che può far bene. L’arrivo di Ion Izagirre rappresenta un progresso del quale beneficeremo tutti. Non tutto nella passata stagione è andato perfettamente, ma in quale squadra questo succede al 100 per cento? Si cresce anno dopo anno, me compreso. La pressione fa parte del lavoro di un corridore, non è certamente qualcosa che deve spaventare.

Che cosa chiedi al tuo 2022?

Non ci sono risultati o traguardi particolari, a me interessa soprattutto non avere infortuni, stop improvvisi di natura fisica alla mia preparazione e alla stagione delle gare, voglio poter lavorare bene e raggiungere la miglior forma. L’anno scorso ho avuto un problema al ginocchio che mi ha bloccato e sappiamo bene che l’inverno è il periodo fondamentale per lavorare in vista della stagione agonistica. Se tutto procede come si deve, i risultati arriveranno, sono molto fiducioso.