Papo 2021

Alice Papo, friulana tostissima. La manda Milan…

03.12.2021
4 min
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Si ha un bel dire che all’ultima prova del Giro d’Italia di ciclocross a Mattinata mancavano tutte le big, ma quando a vincere è una ragazzina appena passata U23, è un evento che fa comunque notizia, perché significa che quella ragazza ha talento da vendere e si era visto anche nelle tappe precedenti, o per meglio dire nelle edizioni precedenti, quando ancora junior Alice Papo si era già affacciata nei quartieri alti della classifica, almeno nei giri in comune visto che le distanze sono diverse…

Alice è uno dei tanti talenti emersi dalla DP66 Giant SMP, società che, fino a pochissimi mesi fa, girava intorno a Daniele Pontoni, l’attuale cittì della nazionale, capace di valorizzare al meglio un territorio comunque piccolo come il Friuli facendone il vero fulcro del ciclocross italiano. La cosa curiosa della Papo, ascoltando la sua storia, è che si incrocia con quella di un altro campione della sua zona, addirittura olimpionico: Jonathan Milan.

«Sua madre era mia maestra d’asilo – racconta la Papo – quindi era a stretto contatto con i miei genitori, così col passare dei giorni si è instaurata una stretta amicizia fra le famiglie. Un giorno Flavio Milan, il padre di Jonathan, parlando della sua passione per il ciclismo e del fatto che aveva una società (la Jam’s Bike, ndr), propose ai miei di farmi provare: non ho più smesso».

Papo Giro d'Italia 2021
Alice Papo a Osoppo, nella prima prova del Giro d’Italia (foto Billiani)
Papo Giro d'Italia 2021
Alice Papo a Osoppo, nella prima prova del Giro d’Italia (foto Billiani)
La Jam’s Bike è una squadra che agisce prevalentemente nell’offroad: per questo sei nel cross?

Inizialmente sì, d’estate andavo con la Mtb e d’inverno con il ciclocross. Poi ho cominciato anche a correre su strada e mi è piaciuto tantissimo. Così ho deciso di cimentarmi con la superleggera lasciando da parte la Mtb, ma il ciclocross resta il mio grande amore.

Che cosa ti piace di più del correre su strada?

Il fatto che mi sto scoprendo poco a poco. Mi piacciono molto le salite, nelle volate ristrette me la posso giocare, in quelle di gruppo ho ancora tanto da imparare, ma soprattutto è che vedo davanti a me tanto da scoprire. Nel ciclocross invece credo di conoscermi di più: mi piace partire subito forte e prediligo percorsi che non sono durissimi, ma neanche così semplici da interpretare.

Com’è l’atmosfera in squadra?

Mi trovo davvero bene, c’è un bell’ambiente di condivisione. Daniele è un’ispirazione, un maestro che traccia la strada non solo dal punto di vista tecnico, ma a 360°, su tutto quel che significa essere un ciclocrossista.

Papo strada 2021
Oltre al ciclocross la Papo si cimenta su strada con l’UC Conscio, sperando in un futuro da Elite
Papo strada 2021
Oltre al ciclocross la Papo si cimenta su strada con l’UC Conscio, sperando in un futuro da elite
Dicono che, soprattutto con i più giovani, sia un po’ severo…

Dà delle regole precise, ma col passare del tempo ti accorgi che sono tutte a beneficio di chi corre, ti educa nel modo giusto. Ha l’atteggiamento del padre severo e standoci insieme capisci che lo fa perché ci tiene veramente a noi, vuole indirizzarci nella maniera migliore.

Dì la verità: come adolescente non ti pesa un po’ tanta autorità, come avviene a casa con i genitori per i ragazzi della tua età?

Beh, sì, è un po’ come un genitore, ma so che lo fa per noi perché ci tiene e alla fine siamo noi a beneficiarne, quindi va bene così.

Ora che Pontoni è responsabile tecnico della nazionale, vi manca in società?

Non è cambiato molto, Achille Santin ne ha preso le funzioni e cura la squadra come se Daniele fosse ancora con noi. Poi sappiamo che un’occhiata a quel che facciamo, a come stiamo andando la dà sempre. Da parte nostra siamo noi che vogliamo raggiungerlo perché significa che ci saremo meritati una chance in maglia azzurra.

Papo Europei 2021
La friulana è stata in gara agli ultimi Europei, chiudendo al 27° posto
Papo Europei 2021
La friulana è stata in gara agli ultimi Europei, chiudendo al 27° posto
Come riesci a conciliare ciclocross d’inverno, corse su strada, il tutto condito con la scuola?

Sembra difficile detto così, ma alla fine basta organizzarsi. Nel ciclocross grazie anche alla preparazione e ai consigli di Alan Olivo vedo che sto migliorando volta per volta, poi appena chiusa la stagione l’UC Conscio Pedale del Sile mi prende con sé. A scuola frequento il quinto anno dell’Istituto Professionale Commerciale a Udine, come detto basta un po’ d’organizzazione e i risultati arrivano, in bici e non…

Hai un sogno particolare?

Voglio solo ottenere il meglio possibile, impegnarmi per raggiungere il limite, qualsiasi esso sia.