Tizza 2018

Squilla il telefono e Tizza parte per il Belgio…

02.12.2021
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Per Marco Tizza, Babbo Natale si è presentato in anticipo alla sua porta e gli ha portato un regalo importante, di quelli che cambiano la vita, almeno per un po’. Un regalo che ha la forma di un nuovo contratto con la Bingoal WB, squadra professional belga che punta ora a farsi vedere sempre di più su strada, imitando la “sorella” del ciclocross. La notizia dell’ingaggio del corridore lombardo è decisamente fresca, è stato uno degli ultimi arrivi nella formazione belga e ha scongiurato un suo prematuro addio.

Parlando con Marco, la sensazione è quella di un ragazzo un po’ disilluso dopo aver iniziato la sua avventura nel professionismo nel 2015 passando sempre fra formazioni continental e dopo anni di buoni risultati ma, senza che quel maledetto telefono squillasse, la speranza stava cedendo spazio alla rassegnazione: «Sono sincero, se non fosse arrivata la chiamata dal Belgio, avrei smesso. Avevo avuto contatti con squadre professional italiane ma erano solo parole, altre formazioni continental mi avevano cercato ma sinceramente non me la sarei più sentita di continuare a quel livello».

Tizza Bernocchi 2021
Marco Tizza all’ultima Coppa Bernocchi. Nel finale di stagione si è fatto vedere, chiudendo 15° il Giro del Veneto
Tizza Bernocchi 2021
Marco Tizza all’ultima Coppa Bernocchi. Nel finale di stagione si è fatto vedere, chiudendo 15° il Giro del Veneto
Perché?

Perché quello delle continental è un mondo senza certezze, dove non c’è un vero e proprio calendario. Ti alleni senza una prospettiva certa, senza sapere quali gare farai, così non puoi programmare gli allenamenti nel giusto modo. Non è solo un problema italiano, bisognerebbe ripensare a tutto il sistema per sostenere squadre come quella dov’ero, l’Amore & Vita Prodir.

Come ti sei trovato con loro?

Di loro non posso che dire bene. Arrivai nel 2018 dopo la chiusura della breve esperienza alla Nippo, Ivano Fanini mi volle nel suo gruppo, di fatto dandomi un’altra chance, perché ero molto indeciso sul da farsi. Il primo anno sono arrivati anche buoni risultati, comprese due vittorie in Romania e Portogallo, poi ci si è messo il Covid che per le squadre continental e i loro corridori è stata un’autentica mazzata. Mi avevano anche chiesto di rimanere, ma come detto ero orientato a chiudere, poi il telefono ha squillato…

Come è nato il contatto con i belgi?

Tramite De Rosa, che sapeva che la Bingoal voleva cambiare un po’ il raggio d’azione della sua attività allargandosi ad altre realtà e quindi partecipare anche a gare italiane. Ma serviva almeno un corridore di qui, così ha proposto il mio nome. Il contatto è nato dopo la Coppa Agostoni.

Tizza Amore & VIta 2020
Per il corridore lombardo tre anni all’Amore & Vita, con due vittorie nel 2019
Tizza Amore & VIta 2020
Per il corridore lombardo tre anni all’Amore & Vita, con due vittorie nel 2019
Pensi che il tuo finale di stagione, con buoni piazzamenti al Giro di Sicilia e al Giro del Veneto, abbia contribuito a rendere appetibile il tuo nome?

Credo di sì, io d’altronde nella seconda parte di stagione sono sempre andato piuttosto bene e credo anche che abbia influito il fatto che storicamente me la sono sempre cavata bene nelle gare del Nord, dove c’è da limare tanto. So che nella squadra hanno acquistato molti giovani e mi hanno già detto che dovrò essere un po’ una chioccia per loro, il che non mi dispiace.

Arrivi a un’esperienza estera a quasi trent’anni, significa un grande cambiamento…

Se s’intende il gruppo sì, ma all’estero ho gareggiato tanto. Alla Nippo ad esempio avevamo un calendario che prevedeva molte gare fuori dai nostri confini e la cosa non mi ha mai spaventato, anzi. Alla Bingoal sarò l’unico italiano, è vero, ma intanto il diesse, Christophe Brandt, ha corso alla Saeco e parla un po’ d’italiano. Poi sarà l’occasione per migliorare il mio inglese, insomma problemi veri non ce ne sono, io poi sono uno che fa gruppo con facilità.

Questa scelta ti garantisce un calendario più stabile e quindi poterti preparare con più sicurezze?

Sicuramente, è un sollievo. Io poi amo le gare belghe, nella campagna del Nord ci sono tante corse al di fuori del WorldTour. Nel 2018 fui secondo al Giro del Limburgo (foto di apertura, ndr), su quelle strade mi sono sempre trovato bene. L’importante è avere occasione per correre e prepararsi bene per quello. Dico la verità, quella telefonata mi ha davvero tirato su il morale, mi ha dato una forte carica per affrontare la nuova stagione.

Tizza Tenerife 2021
Una breve vacanza a Tenerife prima di ripartire per la nuova stagione, destinazione ancora Spagna
Tizza Tenerife 2021
Una breve vacanza a Tenerife prima di ripartire per la nuova stagione, destinazione ancora Spagna
Per ora come ti stai preparando?

Faccio uscite di 3-4 ore, ma senza assolutamente forzare, pedalate soft abbinate a un po’ di palestra e a una certa attenzione nell’alimentazione, per arrivare al primo raduno non completamente a secco di chilometri. Ci ritroveremo l’11 in Spagna e lì mi diranno anche che cosa si aspettano da me.

E tu che cosa ti aspetti?

Di rimettermi in carreggiata, poter dire la mia in qualche occasione e dimostrare che a trent’anni non sono da buttar via. Nel ciclismo attuale sarebbe davvero un gran risultato.