Quale progetto per Viviani alla Ineos? Chiediamo a Tosatto

30.12.2021
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Quando Viviani lasciò la Quick Step per passare alla Cofidis, la sua più grande preoccupazione fu costruire un treno al livello di quello belga. Diventò una missione così assillante, cercando un nuovo Morkov che lo lanciasse, da far passare in secondo piano il fatto che il veronese non avesse la condizione sperata. L’insicurezza che da questo derivò, impedì al treno di compattarsi e diventare efficiente.

Nel 2019, Viviani vince Amburgo per la terza volta: qui con Morkov, ultimo uomo super
Nel 2019, Viviani vince Amburgo per la terza volta: qui con Morkov, ultimo uomo super

A Livigno con Tosatto

Al momento di firmare per la Ineos Grenadiers, la richiesta di un treno Viviani non l’ha neanche fatta trapelare e si è affidato al gruppo che i britannici gli costruiranno intorno. E dato che il suo direttore sportivo di riferimento sarà Tosatto, a lui ci siamo rivolti per capire in che modo sarà gestito Elia (che in apertura è ritratto al Giro d’Onore della Fci). Matteo si trova a Livigno, per l’ultimo scampolo di vacanza prima di ripartire.

«Quando torneremo a casa – ride – si metterà il numero e andremo a testa bassa fino a ottobre. Io comincio alla Valenciana, mentre la squadra aprirà il 2022 in Argentina, ma ci sarà Cookson, che prima andrà in Colombia per un ritiro con i colombiani. In Argentina ci sarà anche Cioni, perché ci saranno anche Elia e Filippo (Viviani e Ganna, ndr)».

Tosatto è diventato diesse del team britannico dopo aver smesso, diventandone un riferimento importante
Tosatto è diventato diesse del team britannico dopo aver smesso
Cosa pensi del ritorno di Elia in squadra?

Io penso che sia una bellissima notizia. Aveva già dimostrato con noi e poi alla Quick Step di essere forte e di poter essere un faro per i giovani e lo stesso Ganna. E’ maturo, è un bravo ragazzo e molto intelligente. Andò via perché non poteva fare i grandi Giri, però alla fine in quell’ultimo anno con noi vinse dieci corse. Rispetto ad allora, il quadro è leggermente diverso. Ora abbiamo dei ragazzi che lo possono aiutare e cui lui potrà dare un bel contributo di esperienza, a partire da Hayter. Sarà importante anche per lo stesso Filippo. Ha ritrovato un ambiente che già conosceva. Per quello che ho visto a Mallorca a dicembre, è molto contento e sereno.

Lasciò la Sky di Froome ancora al top e di Thomas. Ora per Elia ci sarà più spazio nei grandi Giri?

L’obiettivo suo e anche nostro è di essere al Giro d’Italia. Poi vediamo come andranno i primi mesi. Abbiamo valutato anche la Vuelta per preparare i mondiali, però col calendario che abbiamo impostato, agosto e settembre saranno due mesi importanti e si può preparare il mondiale bene lo stesso. Elia ha dimostrato che in un grande Giro sa vincere e aiutare. Ricordo l’anno che ha vinto la tappa al Tour e poi ha lavorato per Alaphilippe. E al Giro conosce le zone e può essere di aiuto anche per il leader.

Al Tour del 2019, Viviani vinse una tappa e aiutò Alaphilippe in giallo
Al Tour del 2019, Viviani vinse una tappa e aiutò Alaphilippe in giallo
Quindi l’obiettivo sarà partire bene?

Sarà importante riuscire a vincere presto. Se cominci bene, ti viene tutto facile. Invece se qualcosa comincia ad andare storto, ti viene di cambiare programma e non ne esci. Per cui Elia andrà in Argentina e al UAE Tour per fare bene. Poi l’obiettivo sarà arrivare bene alla Tirreno e alla Sanremo. Potrebbe essere l’uomo di punta o il riferimento per altri che cercheranno di fare bene.

Farà ancora pista?

Sicuramente sì, perché ha visto come negli ultimi anni sia stata per lui decisiva. Su questo ha l’appoggio totale dalla squadra, avendo anche un rapporto speciale con Pinarello. Poi non ci dimentichiamo che lui e Filippo sono due fari importantissimi per la nazionale e possono essere trascinatori dei giovani anche in squadra. Hanno affrontato Olimpiadi e mondiali. Possono spiegare ai nostri giovani come convivere con la grande pressione.

Si è pensato al treno o al nome dell’ultimo uomo?

E’ prematuro parlarne e non è stato un argomento troppo trattato. Bisognerà vedere chi verrà al Giro. Lo stesso Swift è nella lista ed è uno che con lui ha già corso. Si vedrà strada facendo chi saranno l’ultimo e il penultimo uomo. Non si è ancora parlato, però abbiamo qualcosa in serbo per lui.

Ai mondiali di Roubaix 2021, Viviani ha vinto la maglia iridata dell’eliminazione
Ai mondiali di Roubaix 2021, Viviani ha vinto la maglia iridata dell’eliminazione
Chi sarà il direttore di riferimento di Viviani? E il suo preparatore?

Come direttore ci sono io, come preparatore Cioni. Dario segue anche Filippo, è bravo e ci dedica tempo.

Filippo è stato davvero così importante nell’arrivo di Elia?

Non so dire nel dettaglio, so però che quando se ne parlava, Ganna ha detto che gli sarebbe piaciuto essere suo compagno di squadra. In più hanno lo stesso procuratore, Lombardi, e penso che questo abbia aiutato. Ho visto Filippo molto contento per questa decisione.

Ci eravamo detti che la tua missione l’anno scorso fosse rilanciare Moscon. Ti dispiace che sia andato via?

Un po’ sì, però io ho parlato molto con Gianni. Gli ho detto che l’ho conosciuto meglio e ho trovato una persona super. Dopo sei anni nello stesso club, magari vuole cambiare, anche per avere motivazioni diverse. Gli ho detto che per la sua carriera potrebbe essere molto importante. Abbiamo parlato da amici, non da direttore a corridore. E io sono contento che lui sia soddisfatto della nuova squadra, della possibilità di essere leader nelle corse in cui qui non poteva esserlo. Secondo me è stata la scelta giusta, per lui come persona.

La prima volta ad Amburgo in maglia Sky nel 2017
La prima volta ad Amburgo in maglia Sky nel 2017
Avete deciso chi sarà il vostro leader per il Giro?

Non è un mistero, penso che il nostro leader sarà Carapaz e con lui ci sarà anche Pidcock. Tom l’anno scorso è andato alla Vuelta e adesso vuole provare il Giro, ma intanto fa ciclocross e ha le classiche già in mente. Però gli piacciono le corse italiane e questo per noi è una cosa bella. Faremo una grande squadra per vincere il Giro. Oltre a Carapaz e Pidcock, ci sarà anche Geoghegan Hart che l’ha vinto a sorpresa nel 2020. Ad ora è così, poi nel training camp di gennaio rifiniremo anche i programmi.