Flashback Chiara Consonni: “Dalla mia prima vittoria World Tour qualcosa è cambiato”

Tutti amano Chiara Consonni. È come se – segretamente – chiunque, in cuor proprio, facesse il tifo per questa giovane bergamasca della Valcar – Travel & Service che si è affacciata alla scena mondiale con la sua esuberanza, il suo talento, ma soprattutto con uno stile di correre che non lascia indifferenti. Come un Usain Bolt o un Valentino Rossi Chiara sa catalizzare l’attenzione dei media e dei tifosi come nessun’ altra.

Dall’inno cantato a squarciagola a Doha dopo la vittoria del mondiale junior di Elisa Balsamo e alla sua espressione ‘very very super’ diventata virale dopo la sua prima vittoria in una gara World Tour, il mondo ha già conosciuto diversi #ChiaraMoments. Lei è così, esuberante e genuina.
Quando lo scorso anno al Boels Ladies Tour batté in volata la numero 1 del ranking mondiale Lorena Wiebes non solo i suoi 24mila followers in Instagram hanno esultato, ma anche tutti gli addetti ai lavori si sono alzati in piedi ad applaudire la sua visione romantica del ciclismo in una memorabile intervista post gara quando tra le lacrime disse: “Il ciclismo è una grande famiglia e sono contenta di condividere con tutti voi questa emozione”.

“Da quel giorno ho cominciato a credere di più in me stessa” racconta la bergamasca di Brembate Sopra “quel giorno è cambiato qualcosa. Era per noi un momento difficile, avevamo addosso molta pressione, perchè non sapevamo quale sarebbe stato il futuro della nostra squadra.  Vincere battendo in volata la Wiebes mi ha dato tanta forza e come tanta voglia di dare il massimo come persona. Sappiamo di potercela giocare con le più forti”.

Un giorno davvero memorabile. Sai già quale sarà il tuo programma gare di quest’anno?

“Iniziò in Spagna il 24. Poi farò gare in pista a Fiorenzuola e Pordenone e in agosto disputerò qualche gara open. Conto di essere pronta per l’inizio delle classiche del Nord, quelle non troppo dure, anche se quest’anno vorrei migliorare la mia tenuta in salita”.

Quanto ti affascina il Belgio?

“Tanto. Lo scorso anno avevo la maturità e di fatto non mi sono mai potuta preparare bene per queste corse. Quest’anno con questo calendario così cambiato posso invece essere presente”.

Ora la tua condizione fisica com’è?

“Mantenersi in forma durante il lockdown non è stato semplice. Venivo anche da un infortunio a gennaio e quindi stavo lentamente ritrovando la forma e poi abbiamo dovuto chiuderci in casa. Ora è diverso, la gamba sta tornando. Importantissimo è stato il lavoro fatto in ritiro con la mia squadra a Livigno”.

Chiara, tu ormai sei un simbolo della Valcar – Travel & Service, se non sbaglio questo è il quinto anno che corri con questi colori. Come vedi il gruppo?

“Siamo un gruppo affiatato con ragazze della stessa età ed è bello allenarsi con le compagne di squadra che non sono semplici compagne di squadra. Sono amiche. Condividiamo più tempo con loro che con le nostre famiglie ed è bello essere in un gruppo così unito. È la nostra forza. Vedo bene anche le nuove arrivate. Con Teniel all’inizio era un po’ difficile per via della lingua. Ma poi pian piano abbiamo iniziato a parlarci e a capirci e anche lei ormai è una di noi”.