FEDELI: «TEMO DI AVER AVUTO IL COVID, MA ORA SONO PRONTO PER TRE MESI DI FUOCO»

INTERVISTA | 04/06/2020 | 08:00
di Carlo Malvestio

Pian piano la stagione ciclistica sembra avvicinarsi e i corridori cominciano a scalpitare. A maggior ragione se sei una giovane promessa come Alessandro Fedeli, al secondo anno da professionista, e hai già dimostrato grandi cose da rookie. In maglia Nippo Delko One Provence è andato a segno alla prima gara tra i grandi, vincendo la tappa d’apertura del Tour du Rwanda 2019, ripetendosi poi a fine stagione alla Cro Race, al termine di una lunga fuga. Insomma, non male come inizio di carriera.


Quest’anno, però, per lui come un po’ per tutti, le cose non sono cominciate nella maniera sperata. Addirittura, non è da escludere che il classe 1996 di Negrar (Verona) abbia dovuto fare i conti con il coronavirus…


Alessandro, quanta voglia c’è di ripartire?

«Tantissima. Mi sto allenando a pieno ritmo, senza lavori particolarmente specifici visto che non ci sono gare in vista, ma sicuramente non mi sto riposando. Voglio farmi trovare bene dalla squadra nel primo ritiro di Marsiglia, dall’8 al 14 giugno prossimi».

Puoi riprendere da quanto di buono fatto l’anno passato.

«La scorsa è stata una buona stagione, sicuramente, anche se ho avuto parecchi alti e bassi, un po' perché non sopporto il caldo torrido, che non mi ha permesso di rendere al meglio durante i mesi estivi, e un po' perché, per inesperienza, ho sbagliato l'avvicinamento ad alcune corse. Alla fine, comunque, ho vinto all'esordio e poi all'ultima corsa dell'anno».

Questo 2020, invece, non era cominciato al meglio…

«Volevo partire forte come l'anno scorso e invece è andato tutto male, credo di aver avuto il Covid-19 perché a fine febbraio per due settimane sono stato malissimo, con febbre alta e forte mal di gola, e anche con gli antibiotici l'influenza non mi scendeva. Non mi era mai venuta così alta per tanti giorni e anche il dolore alla gola era diverso dal solito, perché tipicamente mi vengono le placche, mentre stavolta non avevo nulla. Non avrò mai la prova del nove, ma la mia sensazione è questa, anche se lì per lì non pensavo potesse essere il virus. Adesso comunque sto bene e vedo che anche la gamba in allenamento gira a dovere».

Sei riuscito a comprendere che tipo di corridore sei nella tua prima stagione da pro?

«Ho capito meglio quali sono i miei limiti e dove devo migliorare. In salita il divario tra dilettanti e professionisti è abissale, perché secondo me in pianura o volata, se sei scaltro, riesci ad attutire meglio il salto di categoria. Comunque, le corse di un giorno e le brevi corse a tappe penso siano i terreni a me più adatti, anche se ancora non ho fatto esperienze in corse di primissimo piano, tolta la Parigi-Nizza. I miei limiti ancora non li conosco, però sono sereno e conscio di avere ancora dei buoni margini di miglioramento».

E con la squadra come ti stai trovando? Con Mauro Finetto e Riccardo Minali formate un bel trio tutto veronese.

«Mi sto trovando benissimo, sono super professionali e allo stesso tempo attenti al lato umano. In Italia non è una squadra particolarmente pubblicizzata e io non ho molti metri di paragone, ma posso sicuramente dire che è una squadra molto seria. Con Finetto ho uno splendido rapporto di amicizia che va anche oltre il ciclismo, è un grande esempio da seguire come atleta. Se riusciamo ci alleniamo anche insieme, abita a circa 40 minuti da casa mia».

Qualche idea di dove ripartirà il tuo 2020?

«Ancora non so dove saranno le prime corse, perché per le Professional c'è ancora molta incertezza sui calendari. Mi piacerebbe fare bene nelle brevi corse a tappe, magari ancora alla Cro Race, e poi in qualche classica francese, visto che per la squadra è molto importante la Coppa di Francia. Per ora siamo al terzo posto nell'Europe Tour, a conferma di quanto la squadra stia lavorando bene».

Cosa ti aspetti da questi atipici tre mesi di corse?

«Saranno tre mesi di fuoco, in cui tutti saranno al top della condizione. Verranno fuori i corridori di livello: i big concentreranno il picco di forma in alcune settimane precise, mentre gli altri dovranno cercare di andare forte almeno per due mesi e mezzo secondo me. A tutto ciò va aggiunto il grande nervosismo che ci sarà, tra cadute, contratti in scadenza e squadre che chiuderanno i battenti; saranno tutti assatanati».

Anche tu sei in scadenza di contratto. Sei tranquillo?

«In questo sport non si può mai stare tranquilli, ma resto fiducioso…».

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Kasia Niewiadoma sale finalmente sul gradino più alto del podio ed è la regina della Freccia Vallone. La ventinovenne polacca della Canyon // SRAM conferma di attraversare uno splendido momento di forma e mette tutte in fila sul terribile Muro...


Stavolta iniziamo dalla fine: Mattias Skjelmose sta bene, gli sono bastate una doccia e le cure dello staff della Lidl Trek per riprendersi. Indubbiamente, e qui facciamo un passo indietro, impressionanti sono le immagini che stanno facendo il giro del...


L'anno scorso si rivelava al mondo in salita sul Passo Pramadiccio, perdendo la tappa solo per una discesa imperfetta, e quest'anno Giulio Pellizzari ha confermato il suo buon feeling col Tour of the Alps chiudendo al secondo posto la tappa...


Non ha nascosto l’emozione in conferenza stampa Juanpe Lopez, arrivato a conquistare il suo primo successo da professionista al termine di una giornata molto complicata caratterizzata da pioggia e freddo, condizioni che, normalmente, il corridore della Lidl-Trek non è solito...


Inizia con un incoraggiante podio l'avventura della Gallina Lucchini Ecotek in Serbia. Nella odierna kermesse di Obrenovac, che introduce la corsa a tappe Belgrade-Banjaluka in programma da domani fino a domenica 21 aprile, Davide Basso si è classificato al terzo...


È Stephen Williams il re della Freccia Vallone, è gallese il signore del Muro di Huy. Il talento della Israel Premier Tech ha giocato benissimo le sue carte a 300 metri dalla conclusione, sorprendendo gli avversari e conquistano un leggero...


Juanpe Lopez mette a segno un bellissmo colpo doppio conquistando la terza tappa del Tour of the Alps 2024, la Schwaz-Schwaz di 122 km, e strappando a Tobias Foss la maglia verde di leader della classifica generale al termine di...


A tre settimane esatte dall'incidente che lo ha visto coinvolto durante la Dwars Door Vlaanderen, Wout Van Aert ha fatto la sua prima uscita in bicicletta. Il belga della Visma Lease a Bike ha postato su strava la sua nuova...


Dal 15 al 21 aprile, su tutto il territorio nazionale, una serie di eventi celebrano la “Giornata Nazionale del Made in Italy”. Il 15 aprile coincide con l’anniversario della nascita di Leonardo da Vinci e l’iniziativa stessa mira a sensibilizzare...


Da oggi gli appassionati del marchio ENVE Composites, azienda impegnata largamente nel professionismo, potranno scegliere ruote road e gravel, oltre a bici complete o kit telaio, equipaggiate con la tecnologia Powershift di Classified. per proseguire nella lettura vai su tuttobicitech.it  


TBRADIO

-

00:00
00:00
VIDEO





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi