MARTINELLI A BLABLABIKE: «L'ASTANA SOPRAVVIVERÀ E VEDRETE FUGLSANG AL GIRO...»

INTERVISTA | 20/05/2020 | 08:20
di Carlo Malvestio

Per tornare alle corse che contano ci vorranno ancora circa due mesi e mezzo ma, intanto, si può finalmente ricominciare a parlare di calendari e allenamenti (in strada). Giuseppe Martinelli, direttore sportivo dell’Astana dall’esperienza decennale, con tanto di nove Grandi Giri vinti in ammiraglia, mai si sarebbe aspettato di vivere un’esperienza tanto spiazzante. Pian piano sta tornando a fare il lavoro in cui eccelle e, intervistato nella nuova puntata del podcast BlaBlaBike, ha parlato dei mesi che attendono la squadra kazaka.


Finalmente sembra che si riparta…


«Il calendario è stato stilato, anche se non è ufficiale al 100% sappiamo che dal 1 agosto potremo tornare a correre. Si partirà subito con corse importanti, come la Strade Bianche e forse Il Lombardia, quindi bisognerà essere in condizione fin dalle prime pedalate. Ci stiamo preparando come se fossimo in inverno, tutti sono ripartiti, chi da una settimana chi da 10 giorni. Non ci resta che sperare di ripartire veramente, altrimenti sarebbe un disastro».

Avrete anche un protocollo sanitario interno alla squadra?

«Lo stiamo preparando. In questi giorni sarà pronta la prima bozza; c'è da considerare che abbiamo corridori dalla Colombia, Italia, Francia, Lussemburgo, solo per citare alcuni paesi, e quindi dovremo adattarlo in base ai decreti di ogni nazione. La cosa importante è che a metà giugno tutta la squadra sia riunita, o perlomeno rientrata in Europa con la quarantena da scontare, così che si possa cominciare a lavorare a qualcosa di specifico».

In questi giorni hanno fatto scalpore le parole di Vinokourov. C’è veramente il rischio che l’Astana chiuda se la stagione non dovesse ripartire?

«Vinokourov è realista. Non ha detto nulla di non veritiero, anche se capisco che possa far paura sentir dire che una squadra importante come la nostra sia in difficoltà. Io credo che anche se non dovessimo correre la squadra continuerà, abbiamo altri due anni di contratto con gli investitori, però inevitabilmente il budget dovrà essere ridimensionato e dovremo cercare altri partner. La nostra squadra è molto legata al mercato del petrolio, che in questo momento è in grave difficoltà, ed è per questo che Vinokourov si è espresso in questi termini. Comunque se riusciremo a correre i tre Grandi Giri acquisiremo quella visibilità necessaria per ripartire. Il ciclismo è così, ci siamo già passati, e speriamo che la ripartenza ci possa dare nuova linfa per fare qualcosa di importante».

Inevitabile un commento sul calendario ufficioso dell’UCI e la scomoda contemporaneità tra Giro d’Italia e grandi classiche.

«Fa specie vedere che i corridori che sceglieranno di fare il Giro d'Italia non potranno fare le grandi classiche, anche se, pensandoci bene, negli anni scorsi succedeva spesso la stessa cosa, ovvero che gli uomini da classiche avevano un primo picco di forma tra marzo e aprile e poi andavano al Tour. Però vista la situazione eccezionale, che personalmente mi ha fatto pensare a più riprese di dare appuntamento a tutti al 2021, è già positivo vedere in calendario i tre Grandi Giri e tutte le grandi classiche». 

Quest’anno più che mai, quindi, bisognerà valutare bene il calendario.

«Sì, con il management dell'Astana abbiamo già fatto il punto della situazione sui vari capitani per le corse più importanti, ovvero corse di un giorno, Giro, Tour e anche la Vuelta, che come sempre rappresenterà l'ultima occasione della stagione per portare a casa un risultato prestigioso».

Chi al Giro e chi al Tour?

«Da italiano spero veramente di far bene al Giro d'Italia col capitano Jakob Fuglsang, mentre al Tour andremo con una squadra veramente forte attorno a Miguel Angel Lopez, che comprenderà anche i fratelli Izagirre e Alexey Lutsenko».

Quindi Fuglsang rinuncerà a difendere lo scettro alla Liegi-Bastogne-Liegi, posta durante il Giro?

«Sì, questa è una delle scelte che abbiamo dovuto fare. Dispiace anche a lui, ma teniamo molto al Giro e abbiamo voluto rispettare il calendario originale. Anche se non ha mai ottenuto un podio in un Grande Giro, con la qualità e mentalità che ha dimostrato l'anno scorso e all’inizio di quest'anno, credo veramente che possa fare bene in Italia, anche perché la corsa, laddove fosse confermato il percorso, si adatta perfettamente alle sue caratteristiche».

Con tutte queste concomitanze, c’è il rischio che il livello generale al Giro sia più basso rispetto al solito?

«Al Tour credo che andranno praticamente tutti i migliori, perché è la prima corsa e dà più visibilità rispetto a tutte le altre gare, cosa che tutte le squadre cercano dopo questo lungo stop forzato. Credo che comunque il Giro offrirà un bello spettacolo, visto che Nibali, Fuglsang e Evenepoel sono già una garanzia da questo punto di vista. Inoltre, magari, qualche corridore che al momento ha in testa il Tour potrebbe cambiare idea strada facendo e decidere di puntare alla Corsa Rosa».

L’accoppiata Tour-Giro è impossibile?

«È l'anno più difficile per provare a farla, perché si potrebbe anche pensare che i corridori siano più freschi dopo questo lungo stop, ma la monotonia dei rulli, in mesi che di solito sono cruciali come marzo e aprile, credo che abbia appesantito psicologicamente tanti corridori. Proprio per questo sarà necessario fare scelte oculate per quanto riguarda i calendari. Gli atleti potranno raggiungere un solo picco di forma e con quello cercare di portare a casa più risultati possibili». 

E fisiologicamente, per i corridori, potrebbe cambiare qualcosa correre il Giro a ottobre invece che a maggio?

«A questo quesito non saprei rispondere con esattezza. Ogni corridore ha gestito diversamente questa quarantena, alcuni l'hanno gestita bene, altri invece erano parecchio sconfortati e magari non hanno toccato la bici per un po' giorni. Adesso sarà importante che non si facciano prendere dalla foga del ritorno in bicicletta, perché per alcuni la migliore condizione dovrà arrivare ad ottobre, ovvero tra quattro mesi e mezzo. Sono costantemente in contatto con il nostro preparatore Mazzoleni, ci sarà un importante lavoro di gestione da fare».

Per ascoltare l’intervista completa a Beppe Martinelli non perdere la decima puntata di BlaBlaBike: clicca QUI o corri sul nostro canale Spotify.

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Con una splendida azione nelle battute conclusive Isaac Del Toro ha vinto la prima tappa della Vuelta Asturias Julio Alvarez Mendo, da Cangas del Narcea a Pola de Lena di 179 chilometri. Il talento messicano della UAE Team Emirates ha...


Non è esagerato definire la Toscana in cima al mondo, non per i risultati degli atleti quanto in campo organizzativo. Non solo per la partenza del Tour de France da Firenze del 29 giugno, ma anche per le tante altre...


Il 23enne  Frank van den Broek è il nuovo padrone del Presidential Cycling Tour of Türkiye, arriva dai Paesi Bassi e vincendo la tappa regina della corsa si è portato al comando della classifica generale con soli 4” di vantaggio...


Con tanto di arrivo spettacolare e inchino di ringraziamento al pubblico, Alexis Guérin (Philippe Wagner-Bazin) ha vinto per distacco la seconda tappa del Tour de Bretagne, la Milizac-Guipronvel - Pontivy di 206, 2 km. Alle sue spalle nell'ordine Tibor Del...


La DSM firmenich PostNL continua a dominare il Presidential Cycling Tour of Türkiye e arriva a quota quattro vittorie ijn questa edizione: la sesta tappa, la tappa regina da Kuşadası a Manisa (Spil Dağı) di 160.1 km, ha visto il successo...


L’ufficialità è arrivata poco fa: la Laboral Kutxa - Fundación Euskadi da domenica affronterà la Vuelta España Femenina con una formazione a “trazione italiana”. A guidare il quartetto di nostre connazionali nelle otto tappe in programma sarà Nadia Quagliotto che,...


  La trentina Giada Borghesi è una delle italiane più in forma di questo scorcio di stagione. La legge dei numeri lo dimostra: è  costantemente nelle posizioni nobili degli ordini d’arrivo in corse internazionali. Al difficile Grand Prix di Chambery,...


La 785 Huez rappresenta tutto quello che serve se siete alla ricerca di una bicicletta altamente performante, un prodotto destinato ai ciclisti più sportivi ed esigenti, quelli che puntano ai passi e alle salite più dure. In questo modello LOOK inserisce alta tecnologia...


Più che una riflessione vuole essere una storia, che riguarda il sottoscritto e un amico mio e del ciclismo come Moreno Moser, ex professionista e oggi più che apprezzato opinionista di Eurosport con Luca Gregorio e il "papi” Riccardo Magrini....


"Buongiorno da Luca Gregorio... e Riccardo Magrini!" Una frase che per un giorno non è stata trasmessa da Eurosport, ma da noi. Subito dopo aver condotto la conferenza stampa sotto la neve di Livigno, infatti, sabato scorso la premiata ditta...


TBRADIO

-

00:00
00:00
VIDEO





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi