IL CICLISMO SECONDO MATTIA DE MARCHI TRA ULTRACYCLING E AVVENTURA

INTERVISTA | 15/11/2019 | 07:20
di Diego Barbera

Da un folgorante stage con la Androni Giocattoli condito da una vittoria di tappa al Tour of China I 2016, Mattia De Marchi è passato da un piccolo assaggio al professionismo a diventare uno degli atleti di punta dell'Ultracycling, con le due perle della Ultracycling Dolomitica e ottime prestazioni in svariate altre gare estreme. Ci ha raccontato la sua visione della bici, il percorso intrapreso dopo l'abbandono dell'attività pro e le nuove passioni tra gravel e viaggi avventura.


Partiamo da tre anni fa, vittoria da stagista al Tour of China I poi il passaggio al Team Hrinkow con secondo posto nell'ultima gara, come riassumeresti questi due anni?


«Sono stati due anni ricchi di soddisfazioni e di delusioni, una clavicola spezzata, 30 giorni dopo la mia prima vittoria in una competizione internazionale, la chiamata inaspettata da parte dell’Androni per uno stage, il successo da stagista, la telefonata per un contratto mai arrivata, il pensiero di mollare tutto, una nuova avventura una squadra continental in Austria, un 2017 passato tra aerei, treni notturni per poter andare alle gare. Un mix di emozioni, gioie e momenti di sconforto, un sogno che non si sarà realizzato ma che mi ha dato modo di pianificarne un altro».

Dopo l'abbandono dell'attività professionistica quale percorso hai intrapreso?

«Dopo un periodo di riposo mentale e fisico ho trovato un lavoro, ho riordinato le idee ed ha cominciato a vagare dentro di me questa idea dell’Ultracycling, di questo mondo cosi affascinante. Ho iniziato a uscire a qualsiasi ora del giorno, scoprendo il fascino di pedalare di notte, a fare strade sempre diverse e li ho capito veramente quanto può esser davvero emozionante andare in bici».

Quando hai iniziato realmente con l'Ultracycling?

«Era da inizio 2018 che guardavo e seguivo questi eventi di Ultracycling, a meta giugno mi contatta Roberto Picco presidente di Ultracycling Italia e organizzatore della Dolomitica e mi chiede se mi va di partecipare. La mia risposta? Dammi qualche giorno per organizzarmi, chiamo tre amici per supportarmi durante il percorso e ci sono... non avevo idea di cosa mi aspettava!»

675 km, 16000 metri di dislivello, 16 passi dolomitici.

«È stata un'esperienza unica per me e per chi mi ha seguito. 30 ore di bici, una notte immerso nelle Dolomiti, crisi di fame e di sonno, ma lì ho capito dove può arrivare la testa»

Che progetti stai portando avanti?

«A fine 2018 ho cominciato a cercare qualcuno che credesse nel mio nuovo sogno. Ho scoperto il mondo del gravel e mi sto spostando sempre più nel mondo ADVENTURE cercando di trasmettere a chi mi segue quello che provo, far scoprire luoghi e ispirare sempre piu persone a viaggiare con o senza bici. Nel frattempo ho iniziato a collaborare con marchi del settore come 3tbike, Fizik, Scavezzon biciclette, Elite cycling proponendomi non solo come “atleta” ma soprattutto come un ragazzo che ama andare in bici e, perché no, anche come tester visto che quest’anno ho già percorso 40000 km».

Come ti vedi tra un paio d'anni?

«Mi vedo con la mia bici attrezzata come se fosse un camper a girare il mondo. Ma senza andare troppo in là, già dal prossimo anno parteciperò a alcuni eventi senza supporto in giro per il mondo, il primo sarà a febbraio in Marocco (Atlas Mountain Race) con 1300 km immersi nella catena montuosa dell’Atlante, poi sarò alla TRANS DOLOMITICS WAY con altri 1300 km nelle Dolomiti e alla TRANS CONTINETAL attraverso l’Europa. Il mio principale obbiettivo è quello di ispirare sempre piu persone a prendere la bici che sia per andare in viaggio, per andar a lavoro o la scampagnata al parco. In Italia, purtroppo, sta diventando sempre piu difficile e pericoloso. Spero vivamente questo migliori e si cominci a prendere spunto da alcuni paesi non troppo distanti da noi che incentivano l'uso della bicicletta».

 

 

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Una confusione bestiale. Riunioni su riunioni, decisioni prese e stravolte, parole, chiacchiere. Si fa questo, no quello, anzi quest’altro. Neutralizzazione, passerella, trasferimento… Che marasma. Una sola certezza: non c’erano le condizioni per correre. In questa situazione con Re Leone ci...


È il sogno di ogni corridore, essere più veloce e tagliare il traguardo per primo. Poi se tra la partenza e l’arrivo ci sono anche le salite, come accade nel XC, occorre avere assolutamente delle ruote leggere! Le nuove ruote Roval Control...


Ha vent'anni, viene dalle Marche ed è il corridore più giovane del Giro. Ma oggi Giulio Pellizzari è stato soprattutto il ciclista che più di ogni altro è stato vicino al sogno di battere Tadej Pogacar. È scattato sulla lunga...


Doveva partire alle 11 e mezza da Livigno per 206 chilometri con tanto di passaggio da Valtellina a Svizzera, è partita tre ore dopo da Lasa per 118 chilometri tutti altoatesini. La 16^ tappa del Giro d'Italia, inaugurazione dell'ultima settimana...


Un gesto che da solo vale oro. Che vale una medaglia. E che racconta tutta l'essenza del ciclismo. Avviene sotto la tenda che accoglie i corridori destinati a salire sul podio delle premiazioni. Ci si è appena infilato Tadej Pogacar...


Come Tuttobiciweb racconta da due giorni, minuto per minuto, è un delirio annunciato. Lo sanno tutti che mettere certe altitudini a maggio comporta seri rischi. E lo sanno tutti che a Livigno, per il secondo tappone, è annunciato meteo invernale....


L’assocorridori precisa che il primo ad andare in fuga nel tappone dimezzato dal freddo è stato Frigo per una scelta strategica del suo team e non perchè il più adatto alla giornata. L’organizzatore Rcs sottolinea che la legge del taglione...


Stamane a Livigno ne abbiamo viste e sentite di tutti colori. I commenti più disparati, chi dava ragione ai corridori, chi prendeva le parti degli organizzatori, chi attaccava la montagna, il maltempo, il calendario, il Giro... Tra i corridori che...


Proseguono assieme anche nel 2024 le strade di Bianchi e Nicolas Roche: si rinnova il rapporto di collaborazione con l’ex professionista irlandese e l’azienda italiana, di cui è oggi Global Brand Ambassador. per proseguire nella lettura vai su tuttobicitech.it


Dopo una mattinata di discussioni e incertezza che vi abbiamo documentato QUI arriva da RCS Sport un ulteriore, definitivo, aggiornamento sullo svolgimento della 16^ tappa del Giro d'Italia numero 107 che potrete seguire in diretta testuale QUI a partire dalle 14:20 COMUNICATO...


TBRADIO

-

00:00
00:00
VIDEO





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi