Tra i giovani professionisti italiani più brillanti in questo 2018 c’è sicuramente il ventiquattrenne canturino Davide Ballerini, vittorioso in questa stagione del Memorial Pantani e del Trofeo Matteotti.
Professionista nelle stagioni 2017 e 2018 con il team professional Androni Giocattoli Sidermec, squadra che si aggiudica per il secondo anno consecutivo la Ciclismo Cup, e premiato lo scorso 4 dicembre al “Giro d’Onore 2018”, cerimonia tenutasi al City Life di Milano, con il Trofeo riservato al migliore under 25 della Ciclismo Cup, Ballerini ora guarda al futuro con la maglia del suo nuovo team, la world tour Astana, augurandoci che anch’egli rientri a far parte dei giovani corridori su cui il nostro ciclismo potrà contare per l’avvenire.
Campione d’Italia a squadre per il secondo anno consecutivo con la maglia della Androni Giocattoli Sidermec, lo scorso 4 dicembre a Milano, al Giro d’Onore 2018, sei stato premiato con il Trofeo riservato al migliore under 25 della Ciclismo Cup, una bella soddisfazione per un giovane come te…
“Si devo ammetterlo, sono molto contento di questo risultato, sono felice per la riconferma della Androni nella Ciclismo Cup. Era l’obbiettivo principale dell’anno e lo abbiamo raggiunto in pieno”.
Due anni di professionismo in Androni, stagioni 2017 e 2018, ora il passaggio nel circuito World Tour con il team Astana, che cosa hai imparato in questi due anni di professionismo?
“Ho imparato molto, devo ringraziare tantissimo i miei compagni ma siamo solo all’ inizio, devo imparare ancora tanto e fare esperienza”.
Quest’anno hai ottenuto due importanti vittorie al Memorial Pantani e al Trofeo Matteotti, a chi è andata la dedica e quanto speravi nel successo finale?
“Direi finalmente sono riuscito a vincere! Ci voleva sia per me che per la squadra .La dedica speciale è andata a un mio caro amico scomparso nel mese di settembre, Giuseppe Castelli”.
Sempre quest’anno ti abbiamo visto andare in fuga nella entusiasmante tappa del Giro d’Italia con arrivo sul Gran Sasso assieme al tuo compagno di squadra e amico Fausto Masnada, ripreso a pochi chilometri dal traguardo, fosse arrivata la vittoria, come avreste festeggiato?
“Di sicuro sarebbe stata un’ altra grandissima soddisfazione per il nostro team ma penso non con molti festeggiamenti senno’ il giorno dopo non saremmo più riusciti a ripartire!”
Nel 2017 hai anche vinto la maglia verde alla Tirreno – Adriatico, maglia riservata al miglior scalatore, che tipo di percorso di gara e che tipo di finale prediligi?
“Vincere la maglia verde è stata una grandissima emozione soprattutto per me che non sono uno scalatore. Ho attaccato fin dall’inizio e grazie a questo l’ ho vinta! I percorsi che mi piacciono sono duri ma con strappi non molto lunghi e sarebbe il massimo arrivare con un gruppetto ristretto in volata”.
Citi una frase : “se vuoi far male ad un uomo privalo del suo sogno più bello”…qual è il tuo sogno più bello?
“Varia a seconda dell’uomo, per me è in primo luogo la famiglia e poi la bici”.
Ti piace la montagna, sciare e fare camminate anche in compagnia del tuo cane, sembri avere un particolare rapporto con la natura …è la cornice ideale per trovare un po’ di svago e ricaricare le energie?
“Certo, tutto questo mi rilassa molto. Adoro camminare con il mio cane si provano delle cose indescrivibili; amo la natura e amo il silenzio, cose che in montagna trovo molto facilmente!”
Stai affrontando una preparazione fisica diversa in vista della prossima stagione?
“Si, con il mio preparatore abbiamo improntato la stagione sulle gare del nord e la preparazione cambia per il fisico in generale… ad esempio la parte superiore del corpo conta molto per le molteplici sollecitazioni”.
All’Astana quale ruolo avrai? Conosci già il tuo prossimo calendario?
“Non al 100% però durante il ritiro ne parleremo; la mia stagione inizierà in Australia e poi continuerà in Europa con le competizioni del nord”.
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