Wilier-Selle Italia, Coledan: “Aiuterò soprattutto Mareczko, ma credo che avrò delle occasioni per togliermi qualche sassolino dalle scarpe”

Nuovo anno e nuova avventura per Marco Coledan. Dopo tre stagioni alla Trek – Segafredo, il corridore veneto riparte dalla Wilier – Selle Italia, con la quale farà il suo esordio domani allo Sharjah Tour. Cambio di colori, ma non di ruolo per l’italiano che sarà fondamentale nei chilometri finali per Jakub Mareczko dopo aver lavorato per Nizzolo nelle ultime stagioni. I compiti al servizio dei compagni non gli precluderanno di avere qualche occasione personale lungo la stagione, con l’azzurro che in questo 2018 farà ritorno anche su pista. Il sogno è la partecipazione ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020, così come racconta in esclusiva ai microfoni di SpazioCiclismo.

Come ti stai trovando con i compagni di squadra?
Molti dei miei compagni sono ancora molto giovani ed inesperti, da quello che ho potuto vedere nei ritiri fatti con la squadra. Ovviamente, questo è normale, devono ancora conoscere il mondo del professionismo e mi sembra di rivedermi nei miei primi anni.

Dopo tre anni nel WorldTour riparti da una squadra Professional, cosa non ha funzionato nell’ultima stagione?
Nell’ultima stagione ho dovuto saltare le classiche del nord ed il Giro d’Italia. Questo sicuramente ha reso sicuramente molto negativo il mio anno. Poi a fine stagione ho saputo che non sarei stato confermato. Complessivamente non è stato un bell’anno per me, sia a livello sportivo che umanamente.

L’annata sfortunata di Nizzolo ha in parte condizionato il tuo 2017?
Il fatto che Nizzolo ha partecipato a pochissime corse ha sicuramente condizionato molto il potere di decisione sul mio rinnovo. Io son sempre stato professionale, ho fatto il mio lavoro per tutti i miei compagni a qualsiasi corsa che sono andato a fare.

Oltre al cambio di squadra, per te il 2018 sarà un anno importante visto il ritorno in pista. Cosa ti ha spinto a prendere questa decisione?
L’idea di tornare in pista era sempre nella mia testa. Con il commissario tecnico Marco Villa mi sento quasi tutti i giorni ed il fatto di avere un calendario meno ricco rispetto al passato mi ha fatto prendere la decisione di tornare al 100%.

L’obiettivo a lungo termine è di essere al via dei Giochi Olimpici di Tokyo 2020?
L’obiettivo per ora è quello di tornare a fare quello che mi piace fare ad alti livelli. Ovviamente, partecipare ai Giochi Olimpici di Tokyo è un obiettivo, ma bisogna meritarsi il posto.

Parlando di strada, invece, il tuo ruolo sarà soprattutto di aiutare Mareczko. Ci sarà però qualche occasione anche a livello personale?
Sono stato preso sopratutto per aiutare Mareczko. Darò il 100% per mettermi a disposizione della squadra, ma penso che avrò anche delle occasioni in cui togliermi qualche sassolino scomodo dalle  scarpe.

Come ti stai trovando con Mareczko? Pensi che possa fare un ulteriore salto di qualità quest’anno ed arrivare sul livello dei principali velocisti?
Mareczko ancora non lo conosco molto bene, ma in allenamento vedo che è migliorato molto. Sono le gare quelle che contano veramente e sono fiducioso a riguardo.

C’è una corsa in cui vorresti far bene?
Non ho delle corse in particolare che ho evidenziato, anche perché non conosco alcune delle corse a cui parteciperò. Sicuramente proverò ad essere al top della mia condizione nel periodo del Giro d’Italia.

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