Intervista a Letizia Paternoster

Letizia Paternoster (fonte profilo instagram)

Letizia Paternoster (fonte profilo instagram)

Intervista a Letizia Paternoster ospite di Ciclonews è la giovane stella del panorama del ciclismo italiano

D: Come mai hai scelto il ciclismo come tuo sport?
R: Ho iniziato all’età di 5 anni e mezzo, quella per il ciclismo è una passione che mi hanno trasmesso mio papà Paulo e mia mamma Maria anche se loro non lo hanno mai praticato. Vivo a Revò, un paese vicino a Cles la città di Maurizio Fondriest, il campione del mondo del 1988, lui e mio padre sono amici da sempre e mio padre lo seguiva ad ogni gara con il Fans Club. All’età di cinque anni mio fratello ha iniziato a praticare ciclismo, io invece ero ancora troppo piccola, e i miei genitori insistevano nel farmi praticare danza perchè reputavano il ciclismo uno sport per maschietti ma ciò non mi ha fermata nell’iniziare a coltivare questa mia passione.
Ho iniziato quindi a correre nella Us Cristoforetti Fondriest Anaune

D: Quanto l’impegno sportivo ha influenzato la tua adolescenza ?
R: . Fin da piccola ho sempre preso il ciclismo come un gioco, quindi non davo troppo peso ai “sacrifici che esso richiedeva” anche perché non ne facevo molti. Adesso che comunque ho iniziato a prendere il tutto molto più seriamente, vivo una vità da sportiva a 360 gradi. Non esco al sabato sera fino a tardi e, quando posso, visto anche gli impegni scolastici ne approfitto per riposare un pochino. Questo per me non è un sacrificio, ma è la via giusta per realizzare il mio sogno, non mi pesa rinunciare a qualche uscita per la cosa che più amo. Le mie amiche lo sanno e sanno anche che, se il tempo che posso dedicare a loro è meno di quello che vorrei, i momenti trascorsi assieme sono intensi e profondi.

D: Quali valori ti ha trasmesso il ciclismo che applichi anche nella vitae perché lo suggeriresti a una ragazza
R: Il ciclismo mi ha insegnato tantissime cose. Una di queste è non mollare mai e credere nei sogni perchè se ce la metti tutta niente è impossibile. Mi ha insegnato i valori di una squadra, e mi ha fatto capire che le difficoltà, nello sport come nella vita ci sono, e anche nei momenti più bui bisogna fare di tutto per ritrovare il “sole” cosi potrai apprezzarlo ancor di più-
La bicicletta mi ha insegnato a divertirmi, a sognare e ad una ragazzina che vuole iniziare questo sport suggerisco di vivere questa esperienza con il massimo entusiasmo possibile, di divertirsi e inseguire il proprio sogno, con impegno e fatica i sogni si realizzano

D: Quali sono i tuoi prossimi obiettivi professionali ?
R: I miei prossimi obiettivi sono i mondiali e gli europei su strada e su pista che si svolgeranno da fine luglio fino a settembre

D: Se dovessi immaginarti tra vent’anni come ti vedi?
R:Tra vent’ anni, i miei sogni mi portano ad immaginarmi al fine di una carriera ricca di soddisfazioni nel mondo ciclistico. Ho tanti sogni nel cassetto e spero ti poterli realizzare tutti!