Michele Scarponi è simpatico, irriverente, scanzonato. Doti che ne fanno un personaggio un po’ atipico nel tradizionalista, e molto conservatore, mondo del ciclismo. Così finisce spesso che quando molti parlano di Scarponi sembra parlino di una macchietta dimenticando, a volte volutamente, che Michele nonostante i suoi 37 anni e le mille battaglie è ancora un gran corridore. Scaltro tra l’altro perché spesso usa l’ironia, accompagnata da una mimica facciale da attore, per distogliere l’attenzione, per togliersi pressione, per prendere tempo. La prima risposta ne è un esempio lampante.
Scarponi, che stagione sarà la prossima?
"Il 2017!".
A parte questo?
"Mi aspetto di riuscire a pedalare come nella stagione appena passata. Sarò in appoggio di Fabio (Aru, ndr) sicuramente al Giro e con l’obiettivo di vincere. Il resto della stagione lo vedremo".
Coltiva anche ambizioni personali?
"No. Non ho più trent’anni, il tempo dei sogni, o delle ambizioni personali, è passato. Alla mia età non è facile trovare dei picchi di forma che ti consentano di fare la differenza quindi non avanzo pretese personali. Però so che posso ancora dare tanto e che posso essere ancora un’importante aiuto per un leader forte".
Che cosa cambia in Astana senza Nibali?
"Cambia che uno dei più forti non c’è più. Anzi, ora sarà l’avversario da battere e questo, conoscendo il valore di Vincenzo, non sarà assolutamente facile. Però l’Astana resta una squadra molto forte con tutte le carte in regola per ambire ai massimi risultati. Soprattutto si confermerà una squadra tagliata per le grandi gare a tappe".
Aru, dopo un 2016 difficile, è pronto a ricoprire il ruolo di leader unico?
"Sì, è pronto. L’anno scorso è stata un’annata difficile, ci sta. Ha debuttato al Tour e in un Tour difficilissimo. L’ultima tappa ha avuto una crisi, ma fino ad allora era sesto in classifica. Io non lo considero un Tour da buttare. Fabio è già nella storia delle grandi corse a tappe. In più è cresciuto ancora ed è giovane: è pronto e consapevole della sua forza".
In Astana non ci sarà più neppure Rosa?
"Succede".
Oltre al Giro lei che programma farà?
"Non so ancora di preciso, ma potrei debuttare alla Valenciana e il resto del programma sarà molto simile a quello di Aru. Una cosa che mi stimola molto".
Michele, come sta Frankje (il pappagallo che spesso lo accompagna in allenamento)?
"Bene, in forma".
Ha imparato a cambiare?
"No, è rimasto al meccanico. L’elettronico non lo ha ancora capito. A proposito di cambio… cambio leader, ma io resto lo stesso Scarponi con la stessa voglia di andare forte dell’anno prima. Voglio aiutare Aru nel miglior modo possibile per vincere il Giro. Ecco che stagione sarà".