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Davide Cassani: "L'Italia è indietro, ora tocca ai giovani"

Ciclismo, parla il Ct azzurro: "Nizzolo quinto, ma alle spalle dei fenomeni. Vinceremo le corse di un giorno con Ganna & C."

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DOHA. Davide Cassani, una bella Italia ma non è bastato.
"Abbiamo fatto la corsa che volevamo, eravamo con gli uomini giusti nel finale, Bennati ha fatto un lavoro incredibile, Viviani purtroppo ha avuto problemi di crampi, Guarnieri ha tirato una volata splendida, Nizzolo ha chiuso al quinto posto, ma dietro quei fenomeni".

Un risultato che la soddisfa?
"Non si può festeggiare per un quinto posto, ma sono sicuro che questo sia un punto di partenza, Nizzolo e Viviani sono ottimi velocisti, possono vincere ancora tanto".

Resta un dato: dal 2008 l'Italia non mette un uomo sul podio a un Mondiale. Un digiuno così lungo non c'era mai stato.
"Lo sappiamo, siamo indietro rispetto agli altri nelle corse di un giorno, ma stiamo lavorando sui giovani, stiamo portando avanti un programma di crescita, tra poco arriveranno a maturazione Moscon, Ganna, nell'Under 23 già si vedono i risultati, finiamo sul podio da due edizioni consecutive. Sul futuro sarei ottimista".

Siamo stati decisivi nel promuovere l'azione buona, ma poi sono mancati corridori come Trentin e Oss.
"Lo sapevamo che lì, dove c'era la svolta e si tornava verso sud, dopo 70 km, avremmo trovato vento. Abbiamo lavorato per stare davanti e per fare questo abbiamo sacrificato alcuni uomini. Quel che la squadra poteva fare l'ha fatto. Viviani non aveva il fondo, la condizione migliore, e si è messo a disposizione, però nell'azione decisiva c'era ed è stato bravissimo. La squadra era quella giusta".

Tra un anno Bergen, Mondiale più difficile.
"Non troppo, c'è uno strappo, da velocisti resistenti".

Quindi Sagan, di nuovo?
"Siamo di fronte a un campione destinato a fare la storia di questo sport. Dobbiamo levarci il cappello ed essere orgogliosi di noi, comunque".
 
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