VANOTTI. «Tornerò alle corse a fine aprile»

PROFESSIONISTI | 10/03/2016 | 16:53

Alessandro Vanotti è un bergamasco purosangue: tenace, silenzioso, grande lavoratore. Queste doti hanno fatto del trentacinquenne corridore dell'Astana uno dei migliori gregari, o meglio luogotenenti, del ciclismo professionistico. A inizio dicembre durante il ritiro per la preparazione a Calpe, in Spagna, era rimasto vittima di una banale ma brutta caduta in allenamento procurandosi la frattura del piatto tibiale sinistro: due mesetti senza bicicletta e prima parte di stagione andata in fumo. Ma il “braccio destro” di Vincenzo Nibali e Fabio Aru, da buon bergamasco, con tenacia e tanto lavoro ha bruciato le tappe ed è sulla strada del pieno recupero. Ce lo ha confermato a Vimercate, in Brianza, ospite di Paolo Riva alla presentazione della Namedsport-Kemo, team dilettantistico. «L'evolversi della riabilitazione è andata bene – racconta Alessandro al 13° anno di professionismo -, c'è voluta molta pazienza ma adesso cammino senza stampelle; ho iniziato a fare lavori specifici in palestra, anche a corpo libero e adesso riesco a fare tutto, sono ben bilanciato e anche oggi in bici dopo un blocco di lavoro importante non avevo dolore, quindi tutto procede bene».




Quando potrai potenziare gli allenamenti su strada?

«Con il mio preparatore Maurizio Mazzoleni (proprietario del Centro di valutazione funzionale Modus Vivendi di Presezzo nel Bergamasco e preparatore atletico del Team Astana, ndr) questo sabato faremo un test per vedere a che punto sono con la condizione e stabilire un programma fino a fine aprile quando ci sarà il mio rientro alle corse».

Dove effettuerai il test?

«Lo faccio alla Roncola, la mia salita “di casa”, di riferimento. Ho i parametri degli altri anni e so già che questa volta il test sarà molto inferiore a quello dell'anno scorso in questo periodo, però è quello che mi serve come base di partenza per poi crescere giorno per giorno».

Ti dobbiamo aspettare vicino a Nibali o ad Aru? E quando?

«Prima dell'incidente il mio programma era di seguire Vincenzo sin dall'Argentina fino al Giro d'Italia. L'infortunio mi ha complicato un po' tutto e spero di debuttare entro fine aprile e magari in extremis riuscire a fare il Giro d'Italia come da programma. Se non sarò in condizione per la corsa rosa sposteranno il mio programma e magari sarò in gara al Tour de France».

Di sicuro in silenzio e con la solita tenacia Alessandro Vanotti da Almenno San Bartolomeo macinerà ancora tanti chilometri, come ha sempre fatto, e scommettiamo sarà al fianco di Nibali al via del Giro d'Italia?

Valerio Zeccato

 

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