Valerio Conti: «Buon Natale! Evviva il Presepe!»

PROFESSIONISTI | 25/12/2015 | 11:34
Come festeggia il Natale un ciclista? Nell'unico periodo dell'anno in cui non ha la valigia in mano per andare a gareggiare chissà dove, come si approccia alla festività più attesa? Lo abbiamo chiesto al promettente Valerio Conti, romano de Roma, classe 1993 professionista dal 2014 con la Lampre-Merida vincitore nel 2014 del Gran Premio Beghelli e nel 2015 di una tappa del Tour of Japan. Valerio quando non è “nomade della bicicletta” vive a Roma con papà Franco, mamma Grazia e il fratello più grande Marco di 27 anni anche lui amante delle due ruote, ma solo come amatore.
«Passiamo un classico Natale in famiglia con i parenti e guai se manca il presepe e l'albero, per quello ci pensa mamma Grazia, qualche volta ho provato a dare una mano, ma è meglio che faccia tutto lei... Alla vigilia quest'anno faremo il cenone a base di pesce, il giorno dopo si va con la carne; ma alterniamo ogni anno. E in quei due giorni non mi faccio mancare niente: mangio come tutti gli altri! Tanto dopo si torna subito in riga, ma almeno quei momenti me li voglio godere. Saremo in tutto una ventina a casa mia tra noi e i parenti, e anche in questo caso alterniamo: una volta andiamo noi dagli zii e una volta vengono loro».

Cosa ti piace di più dell'atmosfera di Natale?
«Siamo una famiglia molto legata, stiamo bene con le cose semplici, abbiamo le nostre tradizioni da sempre e ci sta bene così. Per me poi è forse l'unico momento di vero relax fino alla Befana, il momento da vivere in famiglia e con gli amici».

Da dilettante a professionista è cambiato il Natale di Valerio Conti?
«L'approccio è sempre rimasto uguale: il bello è proprio quello, siamo sempre più o meno le stesse persone e festeggiamo allo stesso modo. E' il Natale che preferisco».

Che regalo vorresti nel pacco sotto l'albero per il 2016?
«Di fare una stagione ad alto livello, come mi aspetto di fare. E' il terzo anno tra i prol' e credo di cominciare ad essere pronto per fare un piccolo salto di qualità. Alla Lampre in due anni mi hanno insegnato tanto, ora comincio a credere nei mie mezzi grazie a dei tecnici giusti che ti seguono alla perfezione. Col pensiero vado a traguardi importanti come una tappa al Giro d'Italia o una corsa di World Tour. Il mio programma prevede il Giro d'Italia e ci arriverò attraverso la Tirreno-Adriatico e dovrei fare qualche Classica del Nord come la Amstel Gold Race o la Liegi-Bastogne-Liegi, corse che ho già provato a disputare che mi piacciono molto e ti regalano tanta di quella adrenalina in quei giorni che supera quella che ti senti addosso in tutte le altre corse».

Il Natale Romano di Valerio Conti dunque è fatto di cose semplici e tradizionali, un po' come è la gente che pedala.

Valerio Zeccato
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