Gianni Bugno batte in volata Luigi Orlando al GP LIberazione del 1985. Ansa

Gianni Bugno batte in volata Luigi Orlando al GP LIberazione del 1985. Ansa

70 e 30. Due cifre tonde per parlare del Gran Premio della Liberazione, settantesima edizione che si svolge il 25 aprile a Roma sul circuito consueto delle terme di Caracalla. Corsa che nel 1985 ha vinto Gianni Bugno, uno degli ultimi successi da dilettante del monzese che poi a settembre dello stesso anno passerà professionista e, sei e sette anni dopo porterà a casa due Mondiali. Sono diverse le novità di quest'anno del "Mondiale di Primavera" per under 23 che si svolge grazie alla volata tirata dalla Cicli Lazzaretti che ha anche organizzato un crowdfunding per permettere lo svolgimento della gara della Primavera ciclistica: squadre di 6 corridori invece che cinque; e poi le gare riservate a es0rdienti, giovanissimi e bici a scatto fisso. Una gara che quindi si evolve ed è differente da quella vinta dal monzese.
Bugno ci racconti il suo Liberazione a partire dal viaggio.
"Sono andato a Roma in aereo".
Aveva 21 anni. Per lei era la prima volta nella capitale?
"Probabilmente sì".
Che impressione le ha fatto la città?
"Ero molto concentrato sulla gara".
Aveva il supporto della squadra di allora?
"Io ho corso da solo, gli altri erano organizzati".
Circuito delle Terme di Caracalla?
"Sì".
Come è andata alla gara?
"Sono stato nella fuga. Ci hanno ripreso pochi chilometri prima dell'arrivo".
Come è stata la volata?
"Siamo arrivati una trentina. E io ho vinto bene".
Fece una dedica?
"No, la vittoria era quello che contava".
Cosa significa per lei il 25 aprile?
"Un giorno importante per la storia italiana. È una festa che va fatta: per ricordare e per il suo valore".
In tema di democrazia sa che Claudio Chiappucci si è candidato sindaco a Saronno?
"Non lo sapevo (sale di tono, ndr). Faccio il tifo per lui. Se fossi residente a Saronno lo andrei a votare".