La stagione 2013 vista da… Damiano Caruso

di , 26 novembre 2013 23:18

caruso1E’ uno dei giovani più promettenti del ciclismo italiano e Damiano Caruso lo ha confermato proprio nella stagione appena trascorsa quando, chiamato inaspettamente a ricoprire il ruolo di capitano della Cannondale al Giro d’Italia per il forfait di Basso, ha saputo gestire al meglio la situazione imprevista, battagliando con i migliori della classifica nelle impegnative tappe di montagna e  collezionando tanti buoni piazzamenti. Dopo quattro anni di professionismo è arrivata anche la prima vittoria nella massima categoria, nella tappa finale della Coppi & Bartali quando, nonostante il maltempo, è riuscito a coronare il successo dopo una lunga fuga. In attesa della nuova stagione ed in vista dei primi raduni il talento siciliano ha risposto alle nostre domande.

 


Come commenteresti la tua stagione 2013? Quali sono stati i momenti che ricordi con più piacere? Quali invece quelli che vorresti cancellare?  Che voto ti daresti?

La mia stagione è iniziata molto presto, non con l’attività agonistica, ma per i vari ritiri collegiali che abbiamo fatto in Italia e all’estero con i miei compagni, fra i quali anche la presentazione della squadra a Hollywood nel mese di gennaio.
Il momento che ricordo con più piacere è sicuramente la partecipazione al Giro d’Italia, anche è se non era nei miei programmi iniziali. Sono stato chiamato in extremis per sostituire Ivan Basso mentre mi godevo una breva vacanza in attesa di partecipare al Tour e così nelle prime tappe ho trovato qualche difficoltà, nella seconda e terza settimana però sono andato molto meglio, ottenendo tanti buoni piazzamenti fra i quali il terzo posto nella cronoscalata di Mori e sono soprattutto soddisfatto perchè in salita sono riuscito a tenere il ritmo dei migliori. 
A marzo ho ottenuto anche il mio primo successo da professionista, nell’ultima tappa della Settimana Internazionale di Coppi e Bartali. Era da un po’ che cercavo la vittoria e finalmente è arrivata, dandomi così ancora più morale. SONY DSC

Il periodo più brutto al Gp di Montreal, proprio a pochi giorni dalle convocazioni per il Mondiale. Fino a quel momento avevo avuto buone sensazioni, la forma era buona, ma all’improvviso mi sono sentito male, è arrivata la febbre ed anche per questo la maglia azzurra è saltata. Certo speravo di essere fra i convocati dal C.T. Bettini, ma vista la situazione non ha potuto fare diversamente, è stato giusto così. Nessun rammarico neanche per la mancata partecipazione al Tour certo, sarebbe stata un’esperienza entusiasmante, ma anche fare  il Giro mi ha regalato belle emozioni.

Dovendo dare un voto alla mia stagione, penso di meritare almeno OTTO.

 

Ci puoi raccontare qualche episodio curioso/simpatico che ti è capitato?

Il momento più simpatico è stato in California durante la presentazione della squadra negli studi di Hollywood. Era tutto grandioso e spettacolare ma purtroppo non il mio inglese, ho un po’ di difficoltà con la lingua.  Durante le interviste ho cercato di rispondere correttamente in inglese, ma il tentativo è stato di breve durata ho esaurito quasi subito  il mio vocabolario e così …  via con l’italiano! 

 

Come giudichi la stagione della tua squadra?

Considero la stagione della mia squadra, la Cannondale, positiva ma non super;  potevamo fare meglio con un po’ di fortuna in più. Siamo un team molto giovane e quindi con poca esperienza ma oltre a Peter Sagan, che è senza dubbio l’uomo “faro” del nostro team, il più vincente, anche altri miei compagni sono andati a segno, conquistando dei bei successi. Sicuramente senza i problemi fisici di Ivan Basso e di Moreno Moser il bilancio finale poteva essere migliore.

caruso2Chi sono stati, secondo te,  i principali protagonisti del 2013?

Senza dubbio Vincenzo Nibali, che con la vittoria del Giro d’Italia, ha confermato di essere uno dei grandi del ciclismo mondiale ma anche Petet Sagan che riesce a vincere da febbraio ad ottobre, Joaquin Rodriguez che, per il secondo anno consecutivo conquista il primo posto della classifica finale dell’Uci World Tour e naturalmente Chris Froome per la vittoria al Tour.

Quali sono i tuoi obiettivi per il prossimo anno?

Nel primo ritiro che faremo in Trentino stabiliremo con la squadra  il programma ufficiale, ma sicuramente fra i miei principali obiettivi per il 2014 c’è  una vittoria, possibilmente di maggior spessore rispetto a quella ottenuta quest’anno, magari al Giro d’Italia… sarebbe perfetto!

 

Come ti tieni in forma in questo periodo? Fai sport alternativi o continui gli allenamenti con la bici?

In questo periodo sto alternando bici e palestra. In Sicilia, ci sono ancora belle giornate di sole e quindi posso fare delle uscite preferibilmente in MTB perchè è un diversivo divertente e piacevole.

 

Damiano Caruso
nato a Ragusa il 12 ottobre 1987
Professionista dall’agosto 2009

Squadre:

2009 – LPR
2010 – De Rosa
2011 – Liquigas
2012 – Liquigas
2013 – Cannondale

Principali risultati 2013

1° – 5ª tappa Settimana Internazionale Coppi & Bartali
3° – 18ª tappa del Giro d’Italia (Cronoscalata di Mori)
3° – 3ª tappa Tour of Alberta (Canada)
3° – Classifica generale Tour of Alberta (Canada)
5° – 7ª tappa Giro d’Italia (San Salvo – Pescara)
6° – 1ª e 4ª tappa Usa Pro-Cycling Challenge (Colorado)
8° – 20 tappa del Giro d’Italia (Tre Cime di Lavaredo)
8° – 2ª tappa Usa Pro-Cycling Challenge (Colorado)
9° – 9ª tappa Giro d’Italia (Sansepolcro – Firenze)
10° – 14 tappa Giro d’Italia (Cervere – Bardonecchia)
10° – 3ª tappa Usa Pro-Cycling Challenge (Colorado)

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