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Paolini: "Pronto per vincere"

Il 30enne della Liquigas festeggia il terzo posto al Giro delle Fiandre: "La squadra ha funzionato. Penso di essere adatto a questa corsa"

Luca Paolini, destra, festeggia con Alessandro Ballan. Ansa
Luca Paolini, destra, festeggia con Alessandro Ballan. Ansa
MEERBEKE (Belgio), 8 aprile 2007 - Luca Paolini è il primo dei non piangenti. Perché se Ballan piangeva di felicità e Hoste piangeva di rabbia, Paolini ha conquistato un sudato, avventuroso e meraviglioso terzo posto. Con una smorfia, sulla bici. Con un sorriso, giù.

Paolini, il finale?
"Davanti Ballan e Hoste, imprendibili. Poi Kroon e Vaitkus. Dietro io e Gusev. Abbiamo menato a tutta per riacciuffare almeno Kroon e Vaitkus, e ce l’abbiamo fatta a un chilometro dall’arrivo. Poi la volata. Non avevo gambe, ma grinta. E’ bastata quella".

Il suo Fiandre?
"La squadra ha funzionato. Tra i sette in fuga tutto il giorno c’era il nostro Kuchynski, così noi, dietro, ci siamo un po’ risparmiati. Però abbiamo pagato con le cadute. Prima Quinziato (frattura lievemente scomposta della clavicola, ndr) e Fischer (distorsione al ginocchio e al polso destro, ndr), poi io e Petito".

L’attacco di Pozzato?
"L’ha fatto al momento giusto, quando c’era ancora lo spazio per recuperare su Ballan e Hoste. Ma era da solo, e in quel tratto aveva anche il vento contro".

Lei vincerà mai un Fiandre?
"Penso di essere adatto a questa corsa: strappi duri e brevi, li sopporto. Forse anche aver perso un po’ di peso mi ha aiutato. Avevo fatto un buon Fiandre anche l’anno scorso, ma ho bucato in un punto decisivo, e non c’era la macchina con il cambio-gomme".

Stavolta un Boonen inferiore alle aspettative?
"La Quick Step era la squadra più forte, e tutte le altre le hanno corso contro. Forse lui è stato meno brillante: lo si era visto anche nelle corse precedenti, che aveva vinto, ma faticando. Il Boonen invincibile è quello che non fatica neanche".

E Ballan?
"Sapevamo che fosse in crescita. Il suo colpo di pedale migliorava di giorno in giorno, a vista d’occhio".

Adesso?
"Farò la Gand-Wevelgem, l’Amstel Gold Race, dovrei fare anche la Freccia Vallone e la Liegi-Bastogne-Liegi in appoggio a Di Luca e Pellizotti. E farò anche la Parigi-Roubaix. Poi un periodo di sosta per riprendere al Giro di Svizzera e puntare al Tour de France. Ma con tutti questi infortuni, forse qualcosa cambierà".
dal nostro inviatoMarco Pastonesi

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