La Gazzetta dello Sport. Nibali c'è

| 31/08/2010 | 10:06
Nibali c’è! Il siciliano della Liquigas ha la condizione psicofisica giusta per provare a vincere la Vuelta. Lo ha dimostrato anche ieri, quando a 1300 metri dal traguardo, sulla salita del Mirador di Gibralfaro, è stato il primo ad aprire il gas. La vittoria poi è andata al più esplosivo Philippe Gilbert (occhio, il belga per il Mondiale fa male), che ha strappato anche la maglia rossa a Mark Cavendish. Vincenzo ieri ha chiuso al 4˚ posto, a 15" dal vincitore, ma ha rosicchiato 3" a Menchov, 4" a Mosquera e Frank Schleck e 15" a Sastre, tutti uomini di classifica, mentre Pozzato, atteso come possibile protagonista, ha chiuso 11˚ a 19". «Sono contento di come sono andato perché io non sono adattissimo a questi arrivi così esplosivi— ammette lo Squalo di Messina dopo avere fatto una doccia con le bottigliette d’acqua al termine di un’altra giornata torrida —. Gilbert ha fatto un numero dei suoi, come quello di Anagni al Giro 2009. Però ho visto un bel Menchov, subito dietro di me. Sarà un grande avversario». Gli altri rivali per la vittoria chi sono? «Mosquera in Spagna va molto forte, l’ho visto anche a Burgos. Poi Frank Schleck che ha corso poco, è fresco e ha grandi motivazioni. Pozzato mi ha parlato bene anche di Rodriguez (ieri 2˚ a 3" da Gilbert, ndr)».

E Sastre?


«Una mina vagante capace di qualsiasi risultato, anche se lo vedo più per un successo di tappa che per la generale».


Quale sarà la tappa chiave?

«Non conosco nessuna tappa e in genere conosco poco la Spagna. Alla sera guardo cosa mi aspetta il giorno dopo su Google Earth. Kreuziger mi ha parlato della Bola del Mundo (penultimo giorno, ndr) e mi ha detto che è una salita da paura».

Siete partiti con un caldo torrido. Potrebbe influire? 

«Sì, chi fa un fuorigiri lo paga perché si fa moltissima fatica a recuperare. Vincerà il più costante». È infastidito da queste temperature? «Più di testa che di gambe. In bici ho sempre questa sensazione di bocca secca...». Lei è sempre stato molto ambizioso. Ora si trova nella condizione di correre da capitano. Sente la pressione? «Per ora no, sono tranquillo. Però sono consapevole che questa è la prima grande occasione che ho davanti e devo sfruttarla. Alla fine non sarà neanche importante vincere, quanto avere dato la dimostrazione di essere un corridore che può lottare fino in fondo per questi obiettivi». Pensa al Mondiale? «Sì, mi piacerebbe esserci perché sarebbe la prima volta da pro’. E’ più adatto a gente come Pozzato che a me. Però io potrei correre in appoggio e magari avere un ruolo per il finale. Ma quella è un’altra storia. Fino a Madrid voglio stare concentrato solo sulla Vuelta». Checosa leha insegnato correre vicino a un campione come Ivan Basso? «Cerco di fare come lui, stando sempre attento a non correre rischi».


Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Tadej POGACAR. 10 e lode. È un piacere per gli occhi, per il cuore, per i cinque sensi che vengono sollecitati da cotanta bellezza. È una danza leggera e composta, un mulinar di pedali lieve ed efficace. Parte forte, procede...


«Questo Giro non è solo morto, è anche seppellito. Finito. Oddio, lo sapevamo anche prima di questa crono che per la maglia rosa ero chiuso dalla partenza». Oggi vediamo la tappa a oltre mille chilometri di distanza. Io a Vicenza,...


Più forte del vento, e stavolta non è una roboante metafora di genere. Sua imbattibilità Tadej Pogacar batte Ganna, ma più di Ganna il vento che Ganna ha incontrato un paio d'ore prima in versione meno cattiva. E così, come...


Il campione australiano Luke Plapp ha conquistato la maglia bianca al Giro d'Italia al termine di una bella prova a cronometro e regala una grande soddisfazione al Team Jayco AlUla. Il 23enne australiano ha così dato continuità all'ottimo terzo posto...


«Devo prenderci un po’ la mano però è un bel compromesso». Filippo Ganna ai microfoni Rai commenta con queste parole quella che forse è la più grande novità tecnologica del Giro d’Italia. Ma di cosa parla il campione italiano a...


Lo spettatore più interessato della prima crono del Giro d'Italia si chiama Marco Villa. Il ct della pista era a Perugia, molto attento nel seguire i suoi ragazzi e in particolare Filippo Ganna. Occasione da non perdere per parlare con...


Attendevamo un lampo tricolore nella prima crono del Giro d'Italia, è arrivato un fulmine rosa: Tadej Pogacar ha ribaltato l'esito della crono di Perugia negli ultimi sette chilometri ed è riuscito ad infliggere un ritardo di 17 secondi a Filippo...


Protesta ufficiale dell’associazione indovini italiani per il modo in cui Petacchi presenta le tappe. Nel comunicato si legge: «Dire che può succedere di tutto è concorrenza sleale». Nairo Quintana perplesso per l’atteggiamento dei suoi direttori sportivi: dopo la prima settimana...


Ci sono alte probabilità che il Giro d'Italia del 2020 (vedi foto) resti ad oggi l'ultima volta in cui la Corsa Rosa è transitata sul passo dello Stelvio. Manca la decisione ufficiale di RCS Sport, va detto, quindi per la "sentenza definitiva"...


Colpo doppio e numero di grande classe per Thibau Nys sulle strade del Giro di Ungheria. Nella terza tappa - la Kazincbarcika - Gyöngyös -Kékestető di 182, 7 km con arrivo in salita - il giovane belga della Lidl Trek...


TBRADIO

-

00:00
00:00
VIDEO





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi