Nibali, voglia di Tirreno
"C'è la forma e ci tengo"

Il siciliano punta forte sulla corsa Gazzetta: "Non ci saranno crono ma il tracciato è duro lo stesso. Avversari? Dico Rogers e Gerdemann"

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LIVORNO, 9 marzo 2010 - Sulla banchina del porto di Livorno, mentre la Guardia Costiera e l’ammiraglio Pollastrini danno il benvenuto alla Tirreno-Adriatico, ci sono tre gradi. La neve e il vento spazzano il mare. Vincenzo Nibali, nato a Messina ma cresciuto in Toscana a Mastromarco, vicino Lamporecchio, non si spaventa. "Non ho paura del freddo. Io vado forte con l’acqua, con il maltempo ho vinto quasi tutte le gare della mia carriera. Il mio problema, semmai, è un altro: alimentarmi in corsa". La corsa Gazzetta, che è dedicata a Franco Ballerini, il c.t. morto il 7 febbraio nel Rally Ronde di Larciano, rappresenta il primo obiettivo stagionale di Nibali, uno dei quattro leader della Liquigas con Basso, Pellizotti e Kreuziger. Il siciliano, 25 anni, settimo al Tour 2009, tornerà a luglio in Francia per migliorarsi ancora ed entrare nei primi cinque, ma sa benissimo che deve cominciare a raccogliere. Dopo la vittoria a gennaio nel Tour San Luis in Argentina, adesso ci sono la Tirreno e, tra un mese, la Liegi-Bastogne-Liegi: per dare una cornice diversa alla carriera del miglior giovane italiano per i grandi giri.

Vincenzo Nibali. Epa

Lei parlava di alimentazione in corsa.
"Sì, perché io devo mangiare sempre più degli altri corridori. Tante volte mi sono spento di colpo in gara. E’ un mio difetto. Forse brucio di più, forse ho un metabolismo diverso, sta di fatto che se mangio come gli altri alla fine mi spengo. E ci devo pensare prima, perché quando te ne accorgi è tardi. Alle Strade Bianche, sabato, è successo proprio così. Ho mangiato male e mi sono spento come una candela nel finale".

Come sta come condizione?
"Bene, la forma c’è".

Che Tirreno-Adriatico si aspetta?
"Non c’è la cronometro, ma il tracciato è molto duro. Ci sono solo due tappe per velocisti, la prima e l’ultima. Anche le tappe di giovedì e venerdì sono dure, e se verranno fatte forte alla fine arriverà un gruppettino. Quelle strade intorno a Montecatini o nella zona del San Baronto le conosco benissimo, le faccio praticamente tutti i giorni in allenamento".

Gli avversari?
"Dico Rogers, che l’ho visto fortissimo alle Strade Bianche, e Gerdemann. La Tirreno è una corsa importante, io ci tengo".