Libero. Riccò: ho sbagliato e pagato. Ora voglio correre

| 03/01/2010 | 11:30
Duemiladieci, l’anno del “Cobra”. Tra due mesi e mezzo Riccardo Riccò tornerà in mezzo al gruppo e il suo non è un rientro come gli altri. È il passato che bussa alla porta di un ciclismo italiano alla canna del gas, è il fantasma di quello che è stato e ha fatto male. Ma è anche la voglia di ripartire. Magari proprio da dove il discorso è stato bruscamente interrotto. Buon anno, Riccardo. Si aspetta che sia così?
«Lo spero, ma anche il 2009 non è stato male».
Da dove ricomincia?
«Dal fatto di non aver mai smesso veramente di andare in bici, dai chilometri che ho macinato per prepararmi, dalla voglia che ho di rientrare. Due anni sono tanti, ma non la sento come una nuova carriera. Piuttosto è un inizio e vediamo dove mi porterà».
Il vecchio Riccò non aveva paura di nulla. Si sente ancora così?
«Dentro di me so che posso farcela, aspetto solo che la strada confermi certe sensazioni».
I tifosi l’accoglieranno male...
«Era così anche prima con quelli che mi davano contro. Non si può piacere a tutti e comunque ho scoperto molte persone vicine che mi hanno dato sostegno».
Nel mezzo al gruppo che accoglienza attende?
«So già che quelli a cui stavo antipatico prima non avranno cambiato idea, anzi. Mi va bene così, continuerò a fare le mie corse».
Andrea Noè, a 41 anni suo nuovo compagno nella Flaminia, ha detto che è giusto darle una seconda chance ma il partito della radiazione è cresciuto molto. Visto dalla sua parte?
«Non sono il primo ad aver sbagliato, non sarò nemmeno l’ultimo. Anch’io credo che se ci si ricasca è giusto essere cacciati da questo mondo. Però sapere di poter avere una seconda chance è importante per non lasciarsi andare. Ho ammesso le mie colpe, ora voglio pensare alla bici».
Chi confessa passa per fesso?
«No, fa il suo dovere. Qualcuno pensa che io l’abbia fatto per uscirne più in fretta ma era tutto ciò che avevo da dire per stare tranquillo e scontare i miei sbagli. In fondo non possiamo pagare a vita i nostri sbagli».
Se lei fosse stato spagnolo, non si sarebbe mai fermato. Questa giustizia a doppia velocità le pesa?
«Mi fa rendere conto di quanto la giustizia viaggi con due pesi e due misure, è così in tanti campi, non solo nello sport».
Per fugare ogni dubbio sarebbe meglio se ogni squadra avesse un preparatore atletico uguale per tutti, come succede in tutti gli sport di squadra?
«Così si penalizzerebbero le più piccole, invece meglio lasciare la scelta al singolo. Con Giovanni (Camorani, ndr) abbiamo fatto un programma di allenamenti del quale la mia squadra è perfettamente a conoscenza».
La Flaminia ha fatto una scommessa importante mettendola sotto contratto. Non teme di poterla penalizzare?
«Sicuramente prima di ingaggiarmi avranno fatto le loro valutazioni e credo le abbiano ponderate attentameente. Sta solo a me rispondere».
Lei rientra il 18 marzo ed il 20 c’è la Sanremo. Se l’aspetta un invito?
«Ci spero, altrimenti i miei programmi cambieranno di poco».
Del prossimo Giro ne parla già molto...
«Beh, siete voi che me ne chiedete in continuazione, io non faccio che rispondere».
A sentirla sembra di rivedere il Riccardo di Giro e Tour, guascone e ribelle...
«Sono fatto così, il carattere si può smussare ma non cambia. Se penso che potrò fare bene in una corsa, non le mando certo a dire».
Sua moglie è tornata da poco col ciclocross, correrà di fianco a suo cognato Enrico. Quanto ha contato la famiglia?
«È stata fondamentale. Ha capito le mie esigenze, mi ha aiutaato a tener duto. Mi spiace solo che il 10 Vania correrà gli italiani a Milano e non potrò andare a fare il tifo, parto per il ritiro».
Le ha anche regalato Alberto, il primo erede. Quando sarà cresciuto come gli racconterà questi due anni?
«Come un’esperienza che il padre ha vissuto, punto. Né bella né divertente. Mi ha aiutato a crescere».

da Libero
a firma di Federico Danesi
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COMMENTI
Sbagliare, Pagare, Tornare, Famiglia
3 gennaio 2009 12:08 vittoriogalimberti
E' giusto che chi sbaglia debba pagare. Ma c'è ancora chi sta pagando e per aver commesso un "reato gravissimo" USO IMPRORIO DI FIDUCIA.
c'è ancora chi meriterebbe una telefonata di scuse (meriterebbe, non che la stia aspettando con ansia...)
La famiglia. elemento fondamentale per chi crede in certi valori. E chi sta ancora pagando per fortuna questi valori li ha ancora saldi e ancora oggi sono molto vicini e legati (nel bene e nel male)
...... a proposito di seconda chance

Stai con i piedi per terra
3 gennaio 2009 12:48 velo
Posso essere tuo nonno, ti prego di ritornare in gruppo con cutela senza strafare. Noi emiliani siamo aperti ma tu lo sei troppo e per questo non hai avuto la popolarità di Pantani, ti sei creato pochi tifosi lo dimostra nell'intervista che hai rilasciato devi macinare ancora kilometri spero che Noè ti possa accompagnare e insegnarti l'umiltà che necessita al campione. Ti auguro un felice anno nuovo.

òòò
3 gennaio 2009 14:59 pippi
mi ricordo quando vennè fuori lo scandalo ero in ritiro con i miei ragazzi di cui riccò era diventato un'idolo..fu dare spiegare come lo è tutte le volte che succede vedi di luca rebellin...ok ha pagato però per favore nn ne facciamo ora un santo espero che al giro d'italia nn venga invitato, ha fatto troppo male a questo sport..ditemi voi che dire hai ragazzi giovani??che chi sbaglia è premiato che sbagliare si può..è no nnn ci siamo

Umiltà
3 gennaio 2009 17:48 macrobici
Speriamo che sappia restare con i piedi per terra. Certamente il periodo lontano
dalle corse peserà, vedasi Basso

Pane e Acqua
3 gennaio 2009 19:21 gass53
Se veramente andra' a pane e acqua, smette alla svelta perche' non vincera' niente.

il kimico
3 gennaio 2009 19:28 SERMONETAN
qualkuno sa dirmi perche' sto ricco'nell'ambiente lo kiamano il kimico vedi suoi ex compagni di squadra nei dilettanti.a pane e acqua e' uno dei tanti,e se riandra' forte lo pizzicano di nuovo

4 gennaio 2010 18:26 serbis69
Ok, cobra, adesso dici che hai sbagliato ed hai pagato, quindi vuoi tornare a correre. Ricordati che già in passato correvi per una squadra spagnola dove avevi avuto problemi di ematocrito, ecc. Quindi non puoi dire che non conoscevi l'epo.
Tra le tante voci che giravano in Toscana (essendo io toscano d’adozione) alcune dicevano che perfino Fanini, si era avvicinato all’ingaggiarti quando da dilettante correvi guidato dal ds Tortoli. Questi era diventato famoso quando ricevette da Fanini nientemeno che Mario Cipollini ai tempi dei dilettanti.
Pare che Tortoli parlasse benissimo di te a Fanini quando eri con lui e se non ti avessero poi ingaggiato gli squadroni professionistici dove hai corso, forse avresti esordito in maglia Amore & Vita nella massima categoria.
Ma poi hai tradito tutti con l’Epo prima e con il Cera dopo.
Quindi caro Cobra, a parte l’esito dei controlli del Giro 2008 in mano alla finanza di Padova e che ci potrebbero riservare delle sorprese per te e per altri, con il 2010 dovresti affermare una sola cosa: se vengo beccato ancora accetterò la radiazione.

Pane e acqua?
4 gennaio 2010 19:47 LorenzoFiuzzi
Ma dove vivete tutti?
Pane e acqua nel ciclismo professionistico?

pane e acqua
5 gennaio 2010 01:18 gass53
sveglia te! a pane e acqua si usa dire nel ciclismo di uno che va pulito cioe' con quello che e' ammesso prendere(esiste una lista di quello che si puole e quello che non si puole) CAPITO MI HAI???????????

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