CYCLISSIME.COM. FUGLSANG: «NEL CICLISMO DI OGGI TUTTO È CAMBIATO»

INTERVISTA | 25/04/2022 | 08:20
di Enrico Cavedine

Dopo due stagioni fortemente condizionate dalla pandemia che ci ha impedito in concomitanza con le classiche di primavera un contatto diretto con ciclisti e addetti ai lavori, alla vigilia della Liegi-Bastogne-Liegi abbiamo avuto l’occasione di consegnare il Trofeo Cyclissime – sponsored by Mühle Glashütte - al vincitore dell’edizione 2019 Jakob Fuglsang. Con lui abbiamo scambiato due parole sulla stagione che lo attende e sui cambiamenti a cui il ciclismo ha assistito.


Ciao Jakob: dopo 9 stagioni in maglia Astana quest’anno sei partito con una nuova avventura che ti vede difendere i colori della Israel Premier Tech. Lo scorso autunno notizie di ciclomercato associavano il tuo nome anche al Team Quick Step e Cofidis. Cosa ti ha spinto alla fine a scegliere il Team Israel?


«Ci sono più motivi che mi hanno spinto verso questa scelta. Uno di questi è sicuramente dovuto all’ingresso dello sponsor Premier Tech nel Team Israel. Con il presidente di Premier Tech, Jean Bélanger, avevo già prima un buon rapporto e dopo i primi contatti ho parlato con il management della Israel e ho avuto subito l’impressione che il modo in cui lavorano faceva per me. Ora sono felice nel nuovo team, siamo una squadra giovane, si lavora bene e c’è una bella atmosfera».

Dopo un 2019 ad altissimo livello che ti ha visto vincere alla Liegi e cogliere altri piazzamenti importanti, nel 2020 hai aggiunto un’altra classica monumento, il Lombardia. Quali sono secondo te i motivi che ti hanno portato a raggiungere i tuoi risultati migliori a 34 anni?

«Ci sono più elementi che hanno contribuito a questo. L’esperienza gioca senz’altro il suo ruolo e poi ci sono tanti dettagli nella preparazione, dall’allenamento all‘ alimentazione. Poi per vincere queste corse è fondamentale partire da capitano così come ho fatto nel 2019 e 2020. In passato ho corso anche a supporto di altri compagni quindi è più difficile ottenere il risultato».

Lo scorso anno la caduta al Benelux Tour ha interrotto prematuramente la tua stagione, come hai ripreso la preparazione dopo l’infortunio e come l’hai impostata?

«La preparazione era partita molto bene e anche alle prime corse, mi riferisco alla Valenciana, mi sentivo molto bene e poi ho preso il covid che ha compromesso il tutto. Ripartendo, avevo giorni in cui mi sentivo bene ed altri meno. Non sono stato costretto fermarmi ma sentivo di non essere pronto per le corse».

Come è la tua condizione attuale e che sensazioni hai?

«Sento che migliora di giorno in giorno, certo se potessi decidere avrei spostato la Liegi un mese in avanti. All’Amstel mi sentivo bene e anche alla Freccia, dove ho lavorato per Michael Woods».

Quali sono gli obiettivi per la stagione 2022?

«Da martedì correrò al Romandia e poi mi rivedrete alle corse a giugno al Giro di Svizzera per rifinire la preparazione in ottica Tour de France. Al Tour non punterò alla classifica generale, preferisco una vittoria di tappa ad un piazzamento nei dieci. In passato l’ho sfiorata più volte e quest’anno voglio finalmente coronare questo sogno».

Con che squadra partirete per il Tour e con quali obiettivi?

«Abbiamo già parlato con la squadra riguardo ai compagni che saranno al via al Tour. Non è di certo un segreto se vi dico che uno di questi sarà Michael Woods. Lo scorso anno ha indossato la maglia a pois, quest’anno ci riproverà, come squadra andremo a caccia di successi di giornata senza puntare troppo sulla classifica generale».

Cosa è cambiato nel ciclismo rispetto al tuo debutto tra i professionisti?

«È cambiato tutto. La ricerca scientifica si è evoluta, lo sport è più organizzato e vengono curati tutti i dettagli. Ogni team ha più preparatori, viene curata l’alimentazione, siamo affiancati da nutrizionisti e anche i materiali sono migliorati. Inoltre, la stagione si è allungata. Prima si staccava e si riprendeva lentamente, oggi bisogna arrivare con una buona condizione già alle prime gare altrimenti sei sempre in fondo al gruppo. Nel complesso è uno sport più duro che richiede sempre maggiore professionalità».

Per i ragazzi che arrivano adesso al ciclismo si prospetta quindi una carriera più logorante?

«Sì, magari mi sbaglio ma secondo me i giovani di adesso non arriveranno a 42 anni come Valverde. Staremo a vedere, senza dubbio il ciclismo oggi richiede maggior concentrazione ed impegno e questo si farà sentire».

Cosa pensi dei giovani ventenni che arrivano al ciclismo e ottengono subito risultati?

«Sono ragazzi che vanno molto forte ma anche in passato abbiamo avuto ciclisti che già da giovani andavano fortissimo, basti pensare ad Andy Schleck o Damiano Cunego. Ma una cosa certamente è cambiata: i ragazzi giovani non devono fare la gavetta vengono messi nelle condizioni per fare subito risultato. Hanno sin da subito uno staff di professionisti, dal preparatore al nutrizionista, a loro completa disposizione. Quando ho iniziato io bisognava guadagnarsi la fiducia un po’ alla volta, era davvero diverso».

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
All'indomani del trionfale Giro d'Italia della UAE, abbiamo approfondito alcuni aspetti del dominio di Pogacar insieme al suo direttore sportivo Fabio Baldato: quanto si è risparmiato e dove ha davvero concentrato le sue energie, quanto lo ha davvero colpito la...


Elisa Longo Borghini si è aggiudicata la terza edizione del Cycling Stars Criterium al femminile, davanti all'atleta di casa (e campionessa in carica) Soraya Paladin e Alessia Vigilia. “Sono molto contenta di essere tornata qui al Criterium dopo esserci stata...


Sonny Colbrelli si è aggiudicato la gara inaugurale del Cycling Stars Criterium 2024, quella riservata agli ex professionisti, davanti a Dmitri Konychev e Mauro Da Dalto. “È una grande emozione per me essere qui oggi, è la mia prima volta...


Un primo grande Giro da ricordare: è più che positivo il bilancio della Tudor Pro Cycling al termine della corsa rosa. Una Top-10 nella classifica generale con Michael Storer, dieci piazzamenti nella Top-10 di tappa e soprattutto con tanta esperienza...


E' stato inaugurato oggi presso la stazione della metropolitana Conca d'Oro di Roma il secondo murales dedicato alla Corsa Rosa, realizzato dall'artista romano Lucamaleonte in collaborazione tra RCS Sport, Roma Capitale, Atac e il Municipio III. All'evento hanno partecipato Tadej...


Chi lo sa se è solo una coincidenza oppure proprio un riflesso dello spettacolo e del modo di fare del giovane campione Tadej Pogacar vincitori del Giro d’Italia che sta conquistando il mondo …fatto sta che per la prima volta i vicini...


Il Giro d’Italia 2024 è stato fortemente segnato dal talento e dalla superiorità di Tadej Pogacar. Lo abbiamo visto giorno dopo giorno, lo confermano gli straordinari numeri fatti registrare dal campione sloveno. Prima di tutto i 9 minuti e 56...


Dopo aver ospitato ieri sera la festa di chiusura del Giro d'Italia, Eataly Roma Ostiense ha accolto stamattina il vincitore del Giro d'Italia 107 e Maglia Azzurra, Tadej Pogacar, e il vincitore della Maglia Bianca sponsorizzata proprio da Eataly, Antonio Tiberi....


Bilancio molto positivo di questo Giro d'Italia per la VF Group Bardiani-CSF Faizanè. Grazie ad una costante presenza nelle fughe, la squadra ha collezionato la bellezza di 6 traguardi Intergiro, 3 dei quali vinti dal siciliano Filippo...


Al termine di ogni grande giro, ognuno di noi conserva nel cuore e nella mente alcuni momenti speciali. Uno di quelli da ricordare è andato in scena venerdì 17 a Riccione. Julian Alaphilippe è andato al bus della Polti Kometa...


TBRADIO

-

00:00
00:00
VIDEO





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi