CANNONE. «LA PISTA E' UNA SCUOLA E L'ITALIA E' PRONTA AD APRIRE UN NUOVO CICLO»

INTERVISTA | 26/10/2021 | 08:02
di Francesca Cazzaniga

I mondiali di Roubaix hanno entusiasmato l’Italia del pedale che ha applaudito i risultati migliori sempre - 10 medaglie complessive - al termine di una settimana eccezionale.
Un’emozione che ha coinvolto anche chi le imprese azzurre ha raccontato come Marco Cannone, ex professionista e pistard e oggi opinionista di Eurosport proprio per la pista.


Marco, raccontaci com’è andata questa settimana di commento al fianco di Luca Gregorio?
«Con Luca c’è un’ottima sintonia, ci sono feeling e complicità. Spesso ci guardiamo in faccia senza tener d’occhio il monitor da quanto siamo coinvolti nelle azioni dei nostri ragazzi. Con Luca riesco ad esprimermi al meglio delle mie capacità».


Più volte durante le telecronache hai parlato della pista come università del ciclismo…
«Esatto. La pista da qualcosa in più, chi non l’ha mai fatta fa fatica a capire cosa stia succedendo. In questi giorni ho ricevuto molte telefonate e messaggi per ringraziarmi, non tanto per il commento in sé, ma per le spiegazioni e i dettagli tecnici. Per la semplicità che ci ho messo nel raccontare l’avvenimento riuscendo così a trasmettere veramente quello che è la pista e quindi accompagnando il telespettatore in tutte le ore di diretta tv».

Quanto è importante la multidisciplinarietà?
«È fondamentale, soprattutto se praticata da giovani. Abbiamo vinto due titoli mondiali in una specialità difficile come l’eliminazione con Letizia Paternoster ed Elia Viviani. Entrambi, sin da piccoli, si sono allenanati molto in pista. E una specialità come l’eliminazione la puoi allenare solo al velodromo. Non ci sono corse su strada che ti consentono di prepararti per una gara come questa. La multidisciplina serve anche a migliorare le attitudini di una singola specialità. La strada ti aiuta a migliorare la resisetenza, e quindi a far fondo, mentre la pista ti consente di sviluppare doti tecniche utili poi anche per le corse su strada, come il saper stare in gruppo e guidare al meglio la bicicletta. La pista ti insegna anche a “limare”, cosa utile per riuscire a non perdere posizioni in gruppo. Poi su pista si riescono a fare lavori difficilmente realizzabili su strada, come il dietro moto, senza dimenticare che al velodromo si hanno sempre le stesse condizioni».

Per l’Italia è stato un mondiale da record.
«Credo proprio che sia un bilancio estremamente positivo, abbiamo portato a casa dieci medaglie. Stiamo lavorando bene anche in vista di Parigi 2024».

In chiave olimpica cosa possiamo aspettarci?
«Sicuramente possiamo consolidare tutto il lavoro fatto fino ad ora. Ci potrà essere qualche inserimento importante sia in ambito maschile che femminile e inoltre ci sarà la possibilità che altre Nazioni cerchino di arrivare ai nostri livelli, ma con un ciclo olimpico ridotto penso che non sarà cosa semplice. Il nostro è un lavoro cominciato dieci anni fa grazie a Marco Villa ed Elia Viviani».

«Hai avuto modo di sentire qualche azzurro?
«Li ho sentiti quasi tutti, chi per telefono e chi per messaggio, e sono tutti soddisfatti dei risultati raggiunti, fatta eccezione per Rachele Barbieri, che ha corso molto bene ma voleva una medaglia mondiale mancata solo per un punto nella Madison in coppia con Letizia Paternoster. Rachele era arrabbiata più che delusa perché ci teneva molto a questi Mondiali. Penso che per lei questo debba essere un punto di partenza e non di arrivo, come le ho già detto. Ho sentito anche Michele Scartezzini, ha corso anche lui bene nella corsa a punti ma ha chiuso solo ottavo, poi la grande dimostrazione del suo valore l’ha data nella Madison, conquistando una splendida medaglia d’argento, con Simone Consonni. Hanno saputo interpretare al meglio la corsa tranne all’ultimo cambio dove non si sono trovati perdendo così la possibilità di fare la volata dal punteggio doppio. Quella di Consonni e Scartezzini è sicuramente una prova che ci fa ben sperare in vista di Parigi 2024 per la Madison».

In gruppo c’è sempre una bella atmosfera. Quanto può incidere lo spirito di squadra per raggiungere dei grandi obiettivi?
«Se c’è armonia si lavora bene, se c’è tensione è diverso. Secondo me il lavoro più difficile per la struttura tecnica è quello di creare un gruppo forte, unito e coeso. Non lo vivo di persona e quindi parlo per ciò che vedo attraverso le telecamre».

Dino Salvoldi e Marco Villa hanno davvero segnato un’epoca…
«A Dino forse manca un oro olimpico, Marco invece ha vinto tutto quello che si poteva vincere. Con il successo di Viviani nell’eliminazione credo che abbia chiuso un cerchio, ma solo per aprirne uno ancora più grande dadomani...».

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Come in Svizzera, norvegesi in trionfo anche al Giro del Belgio: il campione nazionale della crono Soren Waerenskjold ha vinto la tappa inaugurale della corsa, 12 km con partenza e arrivo a Beringen. Alle spalle del corridore della Uno-X Mobility...


Torstein Traeen vince a sorpresa la quarta tappa del Giro di Svizzera che prevedeva l'arrivo in salita a Passo del Gottardo. Il giovane nordico della Bahrain Victorious resiste al ritorno degli avversari e trionfa davanti ad Adam Yates (UAE Team...


È una notizia davvero inquietante quella pubblicata dalla pagina Facebook Brisighella Aperta. Ed è stata davvero una brutta avventura per una giovane promessa del ciclismo della Italia Nuova. Il ragazzo di 17 anni questa mattina si allenava sulla provinciale 302...


Tutto come un anno fa... Dylan Groenewegen torna al Giro di Slovenia e colpisce ancora sul traguardo di Ormoz: il velocista olandese della Jayco AlUla si è imposto nella prima tappa grazie ad un perfetto colpo di reni che gli...


Seconda volata e seconda vittoria per Paul Magnier al Giro Next Gen 2024. Il talentuoso francese ha vinto abbastanza nettamente sul traguardo di Borgomanero, anticipando Tim Torn Teutenberg (Lidl-Trek) e Andrea D'Amato (Biesse-Carrera), che nulla hanno potuto contro lo strapotere...


È stata presentata questa mattina nella sala consigliare del Comune di Piacenza la sedicesima edizione  del Premio Coppa D’Oro. Promossa dal Consorzio Salumi Dop Piacentini in collaborazione con Comune di Piacenza, Camera di Commercio dell’Emilia e Regione Emilia Romagna, fin...


Siamo alla vigilia dei campionati italiani riservati alle donne e ai professionisti, tanto a cronometro quanto in linea. E la Lega Ciclismo Professionisti ha reso note le schede tecniche delle quattro gare in programma. Ecco le pagine: IN LINEA PROFESSIONISTI...


Non corre dal 4 aprile ma il nome di Jonas Vingegaard continua ad essere sulla bocca di tutti gli appassionati accompagnato da una domanda: correrà il Tour? Ed è una domanda al momento ancora senza risposta perché il campione danese...


Nella serata di lunedì si è avuta la ufficializzazione dell’elezione a consigliere comunale di Bergamo (nella lista civica Pezzotta sindaco) di Cesare Di Cintio. L’avvocato bergamasco entrerà a Palazzo Frisoni nel gruppo dell’opposizione di centro-destra. Fino a pochi mesi fa...


Puoi essere campione italiano o aver gareggiato in tutte le corse più importanti del mondo, ma non c’è gioia più grande di ritrovare la salute, di stare bene. Cristian Bernardi lo sa bene: il 26 ottobre scorso gli è stato...


TBRADIO

-

00:00
00:00
VIDEO





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi