Villa 2021

I primi ritiri su pista. Villa, come va con le ragazze?

24.12.2021
5 min
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Per Marco Villa le vacanze sono un soffio d’ali di una farfalla. Appena il tempo di rifiatare in famiglia davanti a panettone e/o pandoro e poi di nuovo in pista (nel vero senso della parola…) perché da lunedì a giovedì è previsto un nuovo raduno prestagionale, a Nove Mesto in Slovenia. Il primo, tra novembre e dicembre, era stato fatto alle Canarie e tra Ganna e Lamon, Bertazzo e Moro c’è stato spazio anche per un paio di ragazze (Martina Fidanza e Martina Alzini). E’ stato il primo approccio del tecnico olimpionico con la doppia veste di responsabile per entrambi i sessi.

Il suo lavoro è appena agli inizi e quindi ammette di avere ancora poco da dire sul piano fattuale: «Avevamo solo due ragazze, la prima cosa che emerge è che chiaramente bisogna dosare i lavori in maniera diversa: noi abbiamo lavorato su strada, quindi cambiavano i percorsi, cambiavano anche i rapporti da usare. Con loro ho fatto lavorare anche qualche U23, perché c’era qualche similitudine in più, per i pro’ il programma era più specifico e impegnativo, troppo per quel che serviva per le atlete».

Fidanza Alzini Canarie
Le due Martina per un selfie durante le uscite su strada: l’allegria è evidente (foto Instagram)
Fidanza Alzini Canarie
Le due Martina per un selfie durante le uscite su strada: l’allegria è evidente (foto Instagram)
Queste occasioni sono state utili come primo approccio con il mondo femminile: che differenze hai riscontrato?

E’ un movimento che conosco ancora poco, bisogna prendere le misure, come detto cambiano molte cose, dai rapporti alla quantità di ripetute. Bisogna trovare le giuste misure e questo avviene con il tempo, anche se a ben guardare non è poi così tanto visto che per Parigi mancano due anni e mezzo.

Con quali sensazioni stai vivendo questo nuovo incarico?

Sicuramente ho tanta curiosità proprio perché è un mondo nuovo. E’ uno stimolo in più lavorare con le ragazze, senza però dimenticare la concentrazione necessaria per seguire il gruppo che ho creato e che ha ancora tanto da dare. Ho ereditato un gruppo decisamente qualitativo, che ha ottenuto grandi risultati e al quale in definitiva manca solo il sigillo olimpico che è l’obiettivo che ci siamo prefissati. Io sono convinto che di questa comunione potranno beneficiare anche gli uomini, condividendo esperienze simili ma diverse.

Villa Paternoster 2021
Villa e Paternoster al Giro d’Onore al Coni: su Letizia il tecnico fa molto affidamento per quartetto e non solo
Villa Paternoster 2021
Villa e Paternoster al Giro d’Onore al Coni: su Letizia il tecnico fa molto affidamento per quartetto e non solo
A questo proposito, sono anni ormai che del quartetto femminile si dice che è proiettato verso Parigi 2024, che allora raggiungerà il suo apice vista l’età delle ragazze. Non pensi che questo continuo richiamo possa diventare un peso?

Con gli uomini avveniva lo stesso e i risultati sono arrivati. Il gruppo delle ragazze è composto da atlete che hanno già vinto da molto giovani, affrontando i grandi eventi senza aspettative e raccogliendo risultati prestigiosi. Così era forse più facile, ora bisogna concretizzare quei risultati, lavorare verso un obiettivo lontano, pianificando in modo da raggiungere proprio quel picco al momento giusto. Per far questo serve un gruppo valido ma numeroso, che possa affrontare il difficile cammino di qualificazione sapendo che poi alla fine solo in 5 potranno andare ai Giochi.

Hai tutte ragazze che fanno parte del WorldTour, che affronteranno la stagione su strada quasi completamente: è uno svantaggio nel programmare i lavori?

Non è per me una novità: con Ganna, Viviani, Consonni, Milan avevo praticamente 4 elementi su 5 presenti a Tokyo che venivano dal WorldTour, eppure si è lavorato bene, pianificando in modo da seguire sia l’attività su strada che quella su pista. Ganna ha addirittura gareggiato in entrambe le specialità ai Giochi e non è mancato molto che arrivasse a due allori. Molto dipenderà dalle ragazze.

Ganna Viviani 2021
Ganna e Viviani sono due degli azzurri della pista che militano nel WorldTour: le donne avranno la stessa libertà?
Ganna Viviani 2021
Ganna e Viviani sono due degli azzurri della pista che militano nel WorldTour: le donne avranno la stessa libertà?
In che misura?

Come si è visto in campo maschile, è fondamentale che siano le ragazze le prime a volere fortemente questo progetto, coinvolgendo procuratori, preparatori e i loro team. Io posso anche parlare con le varie squadre e lo farò, ma saranno loro le prime a doversi esporre, per poter essere al massimo ai Giochi.

Qualcosa però cambia: hai ragazze che potrebbero tutte guardare a Parigi 2024 anche in funzione strada…

E io lo spero vivamente, ossia mi auguro che il percorso che verrà scelto sia adatto a loro. Io sono per abbinare le due specialità e anche le ambizioni, ma anzi vado oltre, perché ci sarà anche la cronometro e non vedo perché non si possa pensare a tre partecipazioni di qualità per qualcuna di loro.

In questi primi approcci con il nuovo incarico hai già avuto modo di conoscerle, affrontare questi discorsi?

Non sono per me delle sconosciute, abbiamo condiviso molti ritiri anche prima anche se io ero concentrato sugli uomini. Ho già avuto modo di illustrare loro i miei progetti e messo in chiaro che dobbiamo procedere attraverso un confronto continuo, sapendo che il percorso può cambiare continuamente per mille variabili, dai calendari alla salute e tante altre cose.

Villa quartetto 2021
Lo scaramantico saluto prima della partenza: Villa è pronto per un altro quadriennio d’oro
Villa quartetto 2021
Lo scaramantico saluto prima della partenza: Villa è pronto per un altro quadriennio d’oro
Proviamo ad allargare il discorso rispetto al vertice: ti aspetti che questa comunanza di lavoro, questo convergere valga anche per U23, juniores e anche per le categorie inferiori?

Per gli U23 sicuramente, perché sono sotto il mio controllo. Con Salvoldi che curerà l’attività junior sia su strada che su pista ci conosciamo bene e spero che si riesca ad avere un confronto costante. Sarebbe importantissimo per poter far entrare nel gruppo ragazzi dei quali so già ogni caratteristica: così facendo ad esempio ho potuto portare Manlio Moro da U23 ai Mondiali, come componente del quartetto e terzo dell’inseguimento individuale dov’è andato molto bene. La mancanza di confronto rischierebbe di far perdere tempo prezioso ai ragazzi in primis, per questo noi tecnici dobbiamo lavorare insieme, sempre.