Consonni, un anno di novità: dalle “Fiamme” ai gradi di leader

04.01.2022
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«Ho più esperienza, quest’anno non sarò nemmeno più under 23. Ormai sono diventata grande». In questo 2022 che è appena nato, Chiara Consonni sa già cosa l’aspetta e lo dice con l’immancabile sorriso sulle labbra. Di lei Rossella Callovi, braccio destro del cittì Paolo Sangalli, ci ha detto che è un “trattore” perché è una potenza. Come ragazza per il suo carattere estroverso e solare, a cui piace sdrammatizzare. Come atleta perché quando si attacca il numero sulla schiena si trasforma, scherza poco e mena forte.

Risultati alla mano, la ventiduenne bergamasca sarà chiamata ad uno step ulteriore della sua carriera diventando il faro della rinnovata Valcar-Travel&Service (con cui è sotto contratto fino al 2023) dopo le partenze di Cavalli (a fine 2020) ed ora di Alzini, Guazzini, Magri, Malcotti, Pollicini (ritorno al triathlon) e soprattutto dell’iridata Balsamo. Anche se per la verità “Capo” Arzeni, recentemente interpellato sull’accoppiata Giro Donne-Tour Femmes, ci ha detto che in questa stagione ci sarà spazio per tutte le altre sue ragazze.

E dopo le Feste, Chiara Consonni si è rimboccata le maniche per il 2022 (foto Instagram)
E dopo le Feste, Chiara Consonni si è rimboccata le maniche per il 2022 (foto Instagram)

Nazionale mista, tutto ok

La Consonni ha chiuso il 2021 con un collegiale azzurro a Novo Mesto, in Slovenia, dal 27 al 30 dicembre, voluto da Marco Villa, ora cittì unico della pista, anche del settore femminile. Giorni vissuti con le compagne, con i colleghi maschi e per conoscere meglio lo staff.

«Onestamente pensavo peggio – dice – invece è andato molto bene ed è stata una bella esperienza. Per il futuro dovremo capire meglio le modalità visto che per noi ragazze cambiano non solo i tecnici, ma anche massaggiatori e meccanici. Però qui ci siamo ben organizzati e abbiamo lavorato bene».

Il Grand Prix du Morbihan Feminin è stato la sua terza vittoria del 2021 (in apertura dopo l’arrivo)
Il Grand Prix du Morbihan è stato la terza vittoria 2021 (in apertura dopo l’arrivo)
Chiara torniamo sulla Valcar. E’ impossibile non fare una battuta con te. Anno dopo anno le stai mandando via tutte…

Praticamente sì (ride, ndr). No dai, fosse stato per me sarebbero rimaste tutte. Questo bel gruppo si era creato 6/7 anni fa da tante ragazze talentuose. Molte di loro hanno deciso di prendere un’altra strada e auguro davvero il meglio a loro. La Valcar può ancora fare tanto ed io mi sento che devo e posso dare tanto a questa squadra. Ho delle responsabilità.

Quali sono?

Verso le mie compagne, innanzitutto. La cosa che forse mi fa più paura è quella di poter deludere loro che hanno lavorato tutto il giorno per me. E magari di aver privato una delle mie amiche di poter fare risultato al posto mio. Poi sento la responsabilità di crescere e di arrivare agli obiettivi che ho già un po’ definito con Davide (Arzeni, ndr). In tutto questo sono comunque motivata a fare sempre di più. 

Nonostante tu sia una ’99, hai già una grande esperienza con diverse vittorie e piazzamenti importanti. Partirai con i gradi di capitano…

Non mi piace tanto questo termine, perché ognuna di noi lo è nella gara adatta a sé. Di conseguenza io sarò a disposizione delle altre compagne nelle corse più mosse, con più salita o se non sarò competitiva in qualche sprint. Tuttavia so di avere lo spunto più veloce in squadra e so che in tante classiche del Nord, dove si arriva in volata, toccherà a me farla. Lavoro per farmi trovare pronta.

Anche per Consonni debutto alla Roubaix, con un fuori pista per evitare la caduta
Anche per Consonni debutto alla Roubaix, con un fuori pista per evitare la caduta
Avverti già un po’ di pressione?

Adesso non ci penso. Ma sono sicura che quando faremo la riunione pre-gara per farmi fare la corsa, allora la sentirò. Dall’altro lato so che questo mi stimolerà ancora di più.

In cosa pensi di dover migliorare?

Le mie carenze al momento sono le lunghe distanze e gli strappi in salita. Devo perfezionare alcuni punti deboli, come la resistenza o come l’alimentazione

Nel tuo programma ci saranno tante gare al Nord, ma quale tra Giro e Tour? Arzeni ci ha detto che potresti fare bene entrambi come cacciatrice di tappe…

Fosse per Davide, mi farebbe correre tutte le gare del mondo (ride, ndr). So che lui crede in me, come faccio a dirgli di no? Comunque dovremo fare delle scelte. Inizierò alla Valenciana, in linea e poi a tappe. A seguire, anche se ancora non hanno annunciato il tracciato, alcune indiscrezioni dicono che, contrariamente al solito, il Giro potrebbe avere un percorso meno duro. Potrebbero esserci diverse tappe, specialmente le prime, più adatte alle mie caratteristiche. Sinceramente ho una piccola preferenza per il Tour, che è il simbolo iconico del ciclismo. Staremo a vedere, in ogni caso io sono disposta a correrli tutti e due, anche se non so come arriverei in fondo. 

A proposito di indiscrezioni, il campionato italiano (organizzato da ExtraGiro in una data tra il 22 e il 26 giugno, ndr) ci sarà nei giorni del tuo compleanno e pare che strizzi l’occhio alle ruote veloci. Quanto segretamente punti al tricolore?

Che notizia se il percorso fosse così! Sì, sono sempre in quel periodo (Chiara compie gli anni il 24 giugno, ndr) e quest’anno penso che potrei correrlo già con le Fiamme Azzurre. Quindi spero mi facciano festeggiare loro.

Gand-Wevelgem 2021, Chiara Consonni
La Gand è la classica che ora sente più vicina ai propri mezzi. Nel 2021 ha chiuso nel secondo gruppo
Gand-Wevelgem 2021, Chiara Consonni
La Gand è la classica che ora sente più vicina ai propri mezzi. Nel 2021 ha chiuso nel secondo gruppo
In questo momento della tua carriera, pensi di essere più avanti o più indietro rispetto a quello che ti aspettavi?

Eh, difficile rispondere. Devo ancora crescere come persona. Ad esempio, rispetto ad una Elisa Balsamo, so che devo ancora fare tanto per arrivare a quel livello, ma sto facendo piccoli passi per diventare una professionista al 100 per cento. Mio fratello Simone penso sia il re della regolarità e da lui ho imparato a crescere anno per anno. Direi che sono al punto giusto, sono in linea con le aspettative.

Tu hai già vinto una gara WorldTour (quinta tappa del Boels Ladies nel 2019, ndr). C’è una gara in particolare sulla quale hai fatto un cerchiolino rosso?

Sul Fiandre! Ma al momento è troppo duro per me, quindi nulla (ride, ndr). Tutte quelle del Belgio vanno bene. De Panne o anche la stessa Parigi-Roubaix, ma vi dico la Gand-Wevelgem. Ero già venuta a correrla da junior per due volte (25ª nel 2016, 7ª nel 2017, ndr) e mi aveva colpito subito. Mi è sempre piaciuta molto.