Neoprofessionisti: conosciamo Federico Buttò della Burgos BH

INTERVISTA | 25/02/2013 | 09:14
Anche quest'anno una nutrita nidiata di neoprofessionisti è andata ad arricchire il gruppo di corridori italiani della massima categoria. Tra i trenta al debutto tra i big, tanti giovanissimi ma anche parecchi atleti che per svariati motivi sono arrivati tardi al massimo livello del ciclismo. Oggi vi proponiamo la storia di uno di loro: conosciamo meglio Federico Buttò, varesino di 27 anni, che da questa stagione difende i colori del team spagnolo Continental Burgos BH Castilla y Leon.

Da quando pratichi ciclismo?

«Il primo contatto con il mondo delle due ruote l'ho avuto a 6 anni. Rimasi incantato nel vedere il passaggio di una gara per bambini che si svolgeva davanti a casa mia. Da quel momento questa passione non mi ha mai abbandonato. Per fortuna ho sempre avuto un padre molto appassionato di sport, papà Franco dopo una parentesi nell'atletica ha deciso di dedicarsi al ciclismo amatoriale. Oltre al ciclismo, che è la mia passione e ora anche la mia professione, adoro il mare: pratico immersioni e per questo prediligo i viaggi in paesi esotici».

Come sei finito in Spagna?
«Spiegare come sono arrivato al team Burgos BH è impossibile senza dire che due anni fa la mia vita ha subito un brusco cambiamento che mi ha portato a vivere in Spagna, precisamente a Madrid, dove tuttora condivido un appartamento con altri ragazzi provenienti da varie parti d'Europa. La squadra con cui ho raggiunto il professionismo è una realtà di primo piano nella categoria Continental, aver ricevuto la fiducia dal team manager Julio Andres Izquerdo, professionista e uomo dall'onestà e intelligenza rara in questo mondo, per me rappresenta un grande onore».

Sei arrivato al professionismo un po' tardi, come mai?
«Principalmente per colpa di un grave incidente, capitatomi quasi tre anni fa, mentre ero in giro in moto. Fui costretto a star fermo 15 mesi e corsi seriamente il rischio di dover abbandonare per sempre la bicicletta. Per fortuna invece eccomi qui, addirittura nella massima categoria, come ho sempre sognato. Non sapete l'emozione che ho provato al debutto a Maiorca...».

Quali sono le tue prime impressioni del ciclismo professionistico?

«Secondo le attese gareggiare tra i big è meraviglioso. Poter svolgere il lavoro che si ama è il top, allo stesso tempo mi sto rendendo conto che questa professione-passione ti assorbe totalmente sia di testa che di fisico e per questo sono fondamentali le persone che ti circondano che devono saperti supportare e, a volte, sopportare».

Cosa ti aspetti da quest'anno?

«Di far bene: di mettermi in mostra e ripagare al massimo la fiducia della mia squadra. Cercherò di rubare ogni segreto dai veterani di questo mondo e farne tesoro. Immaginando la mia futura carriera spero di vincere una gara che ho nel cuore, ma che preferisco non rivelare finché non l'avrò fatta mia. Indipendentemente dalle vittorie, mi auguro di non perdere mai la voglia e l'emozione di salire in bici per faticare e di non smettere mai di sognare, ogni volta che attacco un nuovo numero sulla schiena, di salire sul gradino più alto del podio».

Giulia De Maio
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COMMENTI
ma una domanda del tipo:....
25 febbraio 2013 11:08 klein4ever
ma come hai fatto a passare professionista senza aver MAI fatto nessun risultato di prestigio che potesse giustificare quest'opportunità??

OLTRE LE EMOZIONI?
25 febbraio 2013 11:14 SERMONETAN
Caro BUTT0' oltre alle emozioni di correre con i Prof. cosa ti aspetti a 27 anni?,dici di aver avuto incidenti e mi dispiace ma negli altri anni bisogna andare a CHI L'HA VISTO per vederti su un ordine di arrivo.Io alla tua eta' avevo gia' 10 anni di contributi di azienda e gareggiavo,a 52 sono in pensione,capisci a me TROVATI UN LAVORO

25 febbraio 2013 13:38 dopatodichianti
Butto chi???

Federì...
25 febbraio 2013 17:45 idovino
ma quante pinocchiate spari? hai pagato anche per l'articolo?

How much is it?
25 febbraio 2013 18:26 morgoth
Vorrei sapere dal neo pro Buttò quanto bisogna pagare per entrare in una squadra continental, grazie....

speriamo che Bettini ti scovi
25 febbraio 2013 18:33 morgoth
spero che Bettini lo selezioni per il mondiale

spiega ai giovani come passare
25 febbraio 2013 20:40 simol
chi sei? da dove esci? spiega ai giovani come si fa a passare...

Scampagnate della domenica (anche del martedi e sabato)
25 febbraio 2013 20:49 vov
Da dilettante mi ricordo ancora le tue menate sul ciglio in pianura. Ah no, tu davi le borracce.

Per tutti i commentatori
25 febbraio 2013 22:56 Monti1970
Passare nei pro.non é un punto di arrivo ma un punto di partenza, quindi non conta niente se ha pagato,non ha pagato o quanto a pagato, potrebbe ever pagato anche milioni di euro,peggio per lui,ma non conta niente. Conterá quello che riuscirà a fare da ora in poi. P.S. Per sermonetan. Chi adesso ha meno di 45anni , non andrà mai in pensione, nemmeno se lavoreranno per 60 anni

monti 1970
26 febbraio 2013 08:13 SERMONETAN
Lo so caro Monti che adesso nn si va piy' in pensione.io ci sono perche' ho capitalizzato tanto e mi godo la vita.ho pedalato poco in gioventu'ma ho realizzato tanto.a gennaio ho fatto tutta la preparazione con la Vini Fantini a Sabaudia che anke li ho casa.
Saluti

monti1970
26 febbraio 2013 08:51 idovino
tu e il protagonista dell'articolo sareste una bella coppia

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