TIRALONGO. «Qui al Tour, di tutto è di più...»

PROFESSIONISTI | 19/07/2016 | 12:31
Sono usciti stamane verso le 11.20, i ragazzi della Astana, con l'obiettivo di affrontare una sgambata di un'ora e venti minuti. Splende il sole su Berna, per il secondo giorno di riposo del Tour de France, e prima dell'allenamento Paolo Tiralongo ci aiuta ad analizzare la situazione della corsa: «Ci aspettano quattro giorni durissimi, tappe corte e tanta salita. Come dice Martinelli, non c'è terreno per ribaltare il Tour, ce n'è per ribaltarlo due volte. E vedremo se qualcuno avrà le gambe per riuscirci».

Come si vive questo Tour?
«Con la sensazione che sia nettamente diverso dal Giro d'Italia. Qui c'è il meglio del meglio sotto ogni punto di vista, non esistono piccole squadre, c'è competizione estrema sotto ogni punto di vista. Pensate alla tappa di ieri: quanti corridori pensavano alla partenza "oggi si va tranquilli e poi ci diamo da fare nel finale?" Avete visto cos'è successo, Martin e Alaphilippe in fuga e il gruppo dietro ad inseguire per due ore a 50 all'ora, con una media finale di 47 all'ora. Al Giro certe cose non possono accadere, qui al Tour devi calcolare attentamente anche il momento per fermarti a fare un bisogno, altrimenti rischi di farti sorprendere. In Francia l'esasperazione è massima, in ogni cosa, in ogni chilometro».

In questa situazione riesci anche a pensare al futuro?
«Farò ancora un anno, anzi sto progettando di dare l'addio al Giro d'Italia, perché comunque è la corsa che amo e che mi ha consacrato. E in futuro mi piacerebbe restare nell'ambiente del ciclismo, l'obiettivo è quello di stare vicino ai giovani per cercare di trasmettere loro tutta l'esperienza che ho raccolto in carriera. Ma ci penseremo più avanti, adesso dobbiamo concentrarci perché ci sono da affrontare quattro giorni terribili...».

da Berna, Pier Augusto Stagi
Copyright © TBW
COMMENTI
19 luglio 2016 13:44 Tarango
Diciamo che fino ad ora è il massimo della noia.

19 luglio 2016 18:12 ugo81
concordo con Tarango.
se poi è vero quello che dicevano ieri i telecronisti Rai parlando della tappa di domenica, parafrasando in sintesi:
1) Froome che chiede ad Aru perchè mai Astana stia tirando,
2) Brailsford che dice a Movistar di occuparsi della classifica a squadre,
mi chiedo cosa mai ci si possa attendere dai prossimi "terribili" 4 giorni, se non una "passeggiata" su per le montagne, ai ritmi imposti da Sky, senza che altri vogliano (o riescano) a fare nulla.
sarei felicissimo di sbagliarmi.

per Taragngo e Ugo81
20 luglio 2016 09:45 Vale46
una noia mortale? ma pensate che fare le prime 2 ore di tappa tutti i giorni a 50 di media sia una passeggiata? voi nemmeno in discesa ci arrivate a certe velocità... allora se vanno forte sono tutti dopati, se vanno piano è una noia.... ma vi rendete conto? secondo voi Froome è così facile da attaccare? molto probabilmente sanno benissimo che non gli conviene attaccarlo xè se vuole gli tira il collo a tutti...vedi la tappa in pianura che sono arrivati in 4 e ha vinto Sagan, li ha staccati anche in pianura!!! facile parlare dietro una tastiera!!!
tutti fenomeni qua

20 luglio 2016 10:41 ugo81
basta informarsi, per notare come il concetto di noia sia abbastanza diffuso, riguardo il TdF.
la velocità intorno a 50 km/h, non contribuisce all'interesse per la corsa, così come nelle gare di auto o moto, ad esempio, non è certo la velocità massima che desta interesse.

per Vale46
20 luglio 2016 12:22 Tarango
Gentile Vale46, lei potrà anche avere ragione sulla media dei 50 all'ora, ma io sono uno spettatore. E, da spettatore, se mi chiedessero di scegliere tra il Giro 2016 e il Tour 2016, sceglierei il Giro ogni minuto del giorno tutti i giorni della settimana. Nessuno mette in dubbio che Floyd Mayweather fosse il miglior pugile 'pound for pound', ma i suoi incontri spesso erano una palla. E questo Tour, nonostante (o complici) i 50 allora, è una palla. Saluti.

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Ieri nella seconda frazione del Giro del Delfinato, Remco Evenepoel ha preferito rimanere in mezzo al gruppo lasciando a corridori come Roglic e Magnus Cort Nielsen la possibilità di giocarsi la vittoria. Il belga, è tornato a correre al Delfinato,...


La trasferta olandese della Travel&Service Cycling Team ha dato buoni frutti alla squadra juniores. Merito del giovane Florian Zambianchi, 18enne piacentino di Pianello Valtidone, che nella Ronde van Heeswijk è arrivato ad un passo dalla vittoria. Nella volata finale a...


Filippo Colella firma il tris stagionale. Nuova vittoria per il brianzolo di Veduggio con Colzano tra gli allievi. L'atleta dell'Unione Sportiva Biassono si assicurato la prima posizione a Casazza, nella Bergamasca, dove si è svolta la 28sima edizione del Trofeo...


Successo colombiano nella 37sima edizione della Brescia-Monte Magno, classica nazionale per la categoria degli Juniores. Sul traguardo in salita è transitato in solitaria Santiago Martinez Cruz, 17enne originario di Bogotà, che difende i colori della società bergamasca Massì Supermercati diretta...


Spoiler: nessun problema particolare nella seconda tappa del Delfinato oggi, semplicemente non ha avuto nemmeno una settimana di recupero dopo il bel Giro d'Italia disputato e le fatiche hanno bussato alla porta. Ed è proprio del Giro che abbiamo soprattutto...


Primoz Roglic ieri in Francia è tornato a gareggiare dopo l’incidente ai Paesi Baschi dello scorso 4 aprile. Il campione sloveno nella seconda tappa del Giro del Delfinato ha dato ottimi segnali, arrivando secondo alle spalle del vincitore Magnus Cort...


Un finale entusiasmante, quello della seconda tappa del Criterium del Delfinato, la Gannat - Col de la Loge di 142 km. Un finale amaro per Bruno Armirail, ripreso a 200 metri d all'arrivo, e felice di contro per Magnus Cort...


Il 1° giugno si è tenuto a Roma, nella Sala Giunta del CONI, il quarto Consiglio federale della FCI del 2024 anticipato, il venerdì, dalla riunione con i presidenti regionali. AMMINISTRATIVE – Approvato il bilancio consuntivo 2023,...


Oggi, 3 giugno, si celebra in tutto il mondo la Giornata Mondiale della Bicicletta. Istituita dalle Nazioni Unite nel 2018, questa ricorrenza punta a sottolineare l'importanza e la versatilità di un mezzo di trasporto sempre più attuale e sostenibile. La bicicletta è,...


Per il biker elvetico Filippo Colombo, 26 anni, quella di ieri è stata una giornata speciale. Lui, specialista della mountain bike, ha vinto l’Axion Lugan Summer Ride in circuito su strada con qualificata partecipazione professionistica. Colombo è di Camignolo, vicino...


TBRADIO

-

00:00
00:00
VIDEO





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi