Colbrelli, la Zalf e un 2011 con i colori dell'iride

| 08/12/2010 | 09:47
Per Sonny Colbrelli il 2010 è stato un anno davvero ricco. Tante le soddisfazioni per il portacolori della Zalf Désirée Fior: vittorie, risultati di prestigio, magli azzurre e stage tra i professionisti. L’unico rammarico del ventenne bresciano è essersi fatto scappare una medaglia iridata, ma come si suol dire “domani è un altro giorno” e il 2011 presenterà un altro mondiale adatto a velocisti come lui.
Come giudichi l’anno che si sta per concludere?
«A inizio anno avrei fatto la firma per una stagione così. Sono molto felice soprattutto per la vittoria al “De Gasperi”, corsa internazionale a cui ho sempre aspirato e al “GP Cuoio e pelli”, la premondiale che mi ha permesso di disputare la corsa iridata. Cosa mi è mancato? Una medaglia al mondiale, speravo in un risultato migliore del sesto posto. Visto come ero messo sul finale, con le gambe giuste per disputare un buono sprint, un po’ di amaro in bocca mi è rimasto».
Ripensando a quella volata cosa provi?
«Rammarico perché stavo davvero bene. Mi è mancata un po’ di esperienza, era il mio primo mondiale. In quel frangente la testa non ragiona come dovrebbe, si va a istinto ed è facile sbagliare. Mi sono trovato scoperto ai 350 metri dal traguardo, ho provato a rimediare infilandomi nel treno della Francia, ma quando mi sono spostato ho trovato davanti a me un muro di corridori che rallentavano dopo aver tirato la volata ai loro compagni, quindi ho dovuto smettere di pedalare per ben tre volte finendo al sesto posto, con ancora energia da spendere. Nonostante tutto però ho portato a casa un piazzamento al mondiale, che non è senz’altro da buttare via. Poi vedendo i corridori che mi hanno preceduto, non posso che ritenermi soddisfatto: sono tutti professionisti tranne uno».
Hai effettuato anche uno stage tra i professionisti con la Colnago Csf.
«Ho avuto l’opportunità di fare lo stagista al “Giro del Veneto” e al “GranPiemonte”. Per essere stato il primo impatto con i prof non sono andato male, anzi. Al Giro del Veneto ho chiuso al 12° posto seppur coinvolto in una caduta a 700 metri dall’arrivo. Al Piemonte ho fatto più di 140 km di fuga e quando ci hanno fatto sbagliare strada ne mancavano 25 al traguardo, avevamo un vantaggio attorno ai 4’20”. Indipendentemente dai risultati, è stata una grande emozione perché ero fianco a fianco con tutti i corridori di cui da piccolo avevo i poster in camera».
Un pensierino al "grande salto" tra i professionisti l'hai fatto?
«Non ancora perché sono troppo giovane e ho ancora tanto da imparare. Ho avuto delle proposte per passare, ma per il momento ho rifiutato perché un anno ancora da dilettante so che mi servirà senz’altro per il futuro. Secondo me non bisogna avere fretta di passare: col salto di categoria si azzera tutto quanto si è fatto prima e inizia una nuova era, per la quale bisogna essere pronti».
Per la prossima stagione, sempre in maglia Zalf Désirée Fior, cosa ti auguri?
«La Zalf mi ha fatto crescere tanto e sono sicuro mi permetterà di farlo anche nel 2011. Spero sia un anno caratterizzato da tante soddisfazioni. Un sogno? Il prossimo mondiale, che si terrà in Danimarca. Il CT Marino Amadori, che ha visionato il circuito, me l’ha già mostrato con un video registrato su un cd. É un percorso più semplice di quello australiano, ma con un rettilineo finale con una pendenza maggiore, che non va sottovalutato».

Giulia De Maio

Copyright © TBW
COMMENTI
il C.T.
8 dicembre 2010 16:33 jo333
Certo che il CT Amadori ha già fatto le scelte per il mondiale o perlomeno il capitano se mostra il video del percorso a Colbrelli , ma gli altri?
Allora è propio vero quel che si vocifera che qualcuno è di serie A e altri di B.
Certo che crea scompiglio questa cosa.....

8 dicembre 2010 21:21 luigino
Ma se gli diamo alla fior 5 maglie per il mondiale, e Rui come tecnico, Amadori se ne puo' stare a casa che intanto con lui o senza non cambia tanto.
luigi betti

correttezza
9 dicembre 2010 13:08 cesco381
non trovomolto corretto che Marino Amadori, collaboratore tecnico, del commissario tecnico Andrea Collinelli, dopo la ricognizione sul percorso del mondiale dell'anno 2011 si lasci andare a dichiarazioni di natura già nominale degli uomini che faranno parte della squadra per Copenaghen 2011.
è una cosa spiacevole dover apprendere da un corridore, Colbrelli, quali potranno essere le strategie tecniche per il prossimo mondiale. non si tiene conto dei sacrifici che tutte le società fanno per mantenere un certo tipo di attività tecnica, e tanto meno si sta portando avanti il progetto di coniugare strada e pista per quel che riguarda le specialità endurance dei due settori. lasciano perplessi le scelte operate a partire dal campionato europeo della pista per arrivare al campionato del mondo strada di melbourne! però ognuno prende le decisioni che reputa più opportune e ritiene tecnicamente valide per quell'avvenimento importante cheè il mondiale! vedremo a breve quale sarà la politica, non della federazione, ma dei singoli tecnici più orientati alla genuflessione che al petto in fuori, ovvero a non subire imposizioni da quel grande gruppo che è rappresentato da una società veneta, che tanti campioni ha dato al ciclismo, ma ciò non deve essere il presupposto del diritto!

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Tadej POGACAR. 10 e lode. Il più grande spettacolo dopo il Big Bang è il suo. Lo confeziona con cura e attenzione, diciamo anche con pazienza e impazienza, perché lo sloveno ad un certo punto non sta più nella pelle...


E' deprimente in un giorno simile partire da Beppe Conti, opinionista sul palco Rai, ma in fondo dà lì bisogna partire: “Non scomoderei ancora Eddy Merckx...”. Fai una cosa Beppe, tu e quelli della tua corrente: non scomodarti e non...


Quartier generale del Giro a Bassano, davanti al pullman della UAE Emirates c'è la folla delle grandi occasioni e ovviamente aria di festa. Joxean Matxin, responsabile dell'area tecnica del team emiratino, accetta di rispondere alle domande di tuttobiciweb e confessa:...


Giulio Pellizzari dopo questa tappa può essere considerato uno dei talenti del ciclismo italiano. Il  giovane marchigiano è stato il primo a passare sulla cima del Monte Grappa, e nel secondo passaggio è transitato per secondo, alle spalle di un...


Antonio Tiberi ha il sorriso in volto: oggi ha provato a migliorare la sua quinta posizione in classifica, ha attaccato sul Monte Grappa, non gli è riuscito il colpo di staccare O'Connor ma è contento lo stesso. «Il giudizio sul...


Il belga Jordi Meeus mette il suo sigillo sulla terza tappa del Tour of Norway, Sola - Egersund di 162 km. Il portacolori della Bora Hansgrohe ha preceduto Bittner e Kristoff con Wout Van Aert - e questa è la...


Aveva promesso l'impresa e ha mantenuto l'impegno: Tadej Pogacar aggiunge un'altra perla rosa al suo splendido Giro d'Italia conquistando per distacco anche la tappa del doppio Monte Grappa, arrivando a Bassano del Grappa da trionfatore con 2'07" di vantaggio su Valentin...


Può piacere o non piacere, ma Tadej Pogacar riesce a stupire ogni giorno per quello che fa. Come è accaduto oggi sulla salita del Pianaro: impegnato in fuga solitaria, lo sloveno in maglia rosa si accorge di un bambino che...


L'ucraino Kyrylo Tsarenko, neoprofessionista ucraino della Corratec Vini Fantini, ha vinto per distacco il Gran Premio Santa Rita, prima prova della Due Giorni Marchigiana che si è svolta a Castelfidardo nelle Marche. Tsarenko è stato protagonista di un'azione di forza...


Alberto Bettiol regala una bella pagina al ciclismo italiano vincendo per distacco la seconda tappa della Boucles de la Mayenne, la Le Ham - Villaines-la-Juhel di 208, 8km. Il toscano della EF Education Easypost ha piazzato il suo attacco vincente...


TBRADIO

-

00:00
00:00
VIDEO





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi